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Un pezzo di tradizione e produzione artigianale perso per sempre dal nostro territorio

Sarà smantellato a breve lo storico stabilimento caduto in disgrazia. Dal 2009 ormai chiuso dopo passaggi di proprietà inutili.

Il fallimento dell’azienda ed il licenziamento dei 35 dipendenti rimasti. Una vicenda davvero triste che si è conclusa nelle peggiore delle ipotesi ha caratterizzato un’intera comunità sia cittadina che lavorativa. Si tratta del Caseificio Merlo, costruito a fine ‘800 (in una sua prima versione) nell’area industriale di Terzo. Un centenario passato a produrre formaggi di altissima qualità, freschi, spalmabili e molli dalle grandi virtù organolettiche secondo la tradizione della famiglia Merlo unita dalla passione per i prodotti caseari. Ricordiamo quel famoso formaggio inventato da un francese, cremoso e denso con il gusto di latte di pecora che per anni ha dominato il mercato.

Una innovazione di prodotto accompagnata anche da moderni processi che hanno permesso di portare sulle tavole di tutta Europa i prodotti Merlo. Poi, un problema di passaggio generazionale “da padre in figlio” unito alla nascita di nuove aziende concorrenti e soprattutto di multinazionali del settore ha messo lentamente in crisi l’azienda di Terzo. Ed il successo familiare viene meno con la fine degli anni ’90. Lo stabilimento venne acquisito dalla Yomo passato nelle “mani” della Granarolo nel 2004. Qui i primi problemi con il cambio nella gestione della rete di vendita ed una successiva riduzione del personale passato da 350 a 42 dipendenti.

Arriviamo così al 2008 con l’inizio della fine, quando il caseificio venne rilevato dalla famiglia Pagella “incapace di gestire la produzione” secondo alcune voci. A luglio dell’anno dopo, i 35 dipendenti rimasti a lavorare sono stati messi in ferie ed il mese dopo si è deciso per uno stop della produzione. Una “storia aziendale” terminata in un fallimento e licenziamento di tutta la forza lavoro. Ed ora, dopo oramai più di tre anni da quando il caseificio Merlo ha chiuso i battenti, la struttura verrà smontata. Sono iniziati in questi giorni i primi lavori di recupero del materiale interno a cura della Granarolo, proprietaria ancora dei muri del Caseificio. A fine dicembre, forse lo smantellamento.

 

 

Giampi Grey

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