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L’etichetta istituzionale del Consorzio Tutela del Gavi che parla di arte, archeologia e territorio si presenta a Libarna

Il vino come opera d’arte e l’arte come mezzo per comunicare il vino. Questa è la filosofia che il Consorzio Tutela del Gavi sta seguendo e realizzando con l’iniziativa Gavi for Arts 2016, il modello di valorizzazione del territorio che associa l’Arte, l’Archeologia la Cultura alla propria terra e al suo prodotto più tipico.

Il Consorzio Tutela del Gavi ha raffigurato il connubio vino e arte sulla etichetta istituzionale del Gavi DOCG vendemmia 2015 attingendo dal mito e dai resti di un mosaico conservato nella città romana di Libarna. L’etichetta rappresenta la fuga di Ambrosia da Licurgo innamorato e non ricambiato. La ninfa chiede aiuto al divino Dioniso, che, ascoltando le sue preghiere, la tramuta in una pianta, la vite. Il filo della mitologia lega due eccellenze, archeologia e vino, un ponte virtuale tra Libarna e Gavi che omaggia l’antichità e la storia di questo territorio.

Sabato 26 novembre alle ore 15,00, nella Sala Conferenze dell’Area archeologica di Libarna, sarà protagonista “Ambrosia di Libarna” e il suo creatore l’illustratore Massimo Sardi che l’ha disegnata traendo ispirazione dal mosaico conservato a Libarna

Il vino è cultura, è espressione di un territorio: legare il patrimonio storico, architettonico, archeologico e paesaggistico alla sua zona di produzione vuole dire valorizzare anche i luoghi della cultura e le tradizioni più profonde. L’etichetta di una bottiglia, quindi, racconta il territorio e la sua bellezza, e il Gavi Docg “Ambrosia di Libarna” ne rappresenta l’anima più antica.

img_1197Il mito di Ambrosia che fugge l’amante caparbio è anche una riflessione in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle le donne, la ricorrenza istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1999 e che ricade il 25 novembre: partendo dalla storia e dalla mitologia, questo tema sarà declinato in chiave classica.

Il programma della giornata prevede:

ore 15:00 – “Una storia di violenza e liberazione: la trasformazione di Ambrosia in vite”, introduzione di Marica Venturino;

“Il mito di Licurgo e Ambrosia nelle pitture e nei mosaici romani” a cura Alessandro Quercia;

ore 16:00 – Presentazione dell’etichetta della bottiglia istituzionale Gavi Docg con interventi di:

  • Massimo Sardi, illustratore e autore dell’etichetta “Ambrosia di Libarna”
  • Maurizio Montobbio (“Il Gavi, un racconto di terra e di vita”)
    Iudica Dameri (“Il vino nell’arte”);

ore 17:30 – Aperitivo con degustazione di prodotti di eccellenza del territorio.

L’evento è promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, dall’Associazione Libarna Arteventi, dal Consorzio tutela del Gavi, dal Comune di Serravalle Scrivia.

Info:
www.libarna.al.it
www.gavi972.it
www.scoprilibarna.it

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