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Edifficile raccontare unemozione cos forte quindi lo faccio nel classico dei modi: dallinizio. Pubblicizzato con un largo anticipo levento; io ed Elena – la mia compagna di avventure – abbiamo deciso di partecipare e abbiamo prenotato a febbraio trovando una camera dalbergo a ottimo prezzo e; dato il weekend religioso i biglietti per i Musei Vaticani. Partite da Voghera alle 21.00 di venerd; abbiamo viaggiato 6 ore in auto (ottima soluzione; meno dispendiosa del treno)! Senza dormire; ci siamo dirette ai Musei; dove abbiamo trovato le forze per visitare tutte le stanze (aperte) e di gustarcele per bene dato che non erano affollatissimi come si credeva. Un percorso di opere che ci ha incantato concluso dalla fantastica Cappella Sistina; capolavoro nel vero senso della parola. Uscite ci siamo dirette in piazza San Pietro per vedere gli allestimenti del giorno successivo e abbiamo potuto scorgere lenorme striscione che recitava la famosa citazione di papa Giovanni Paolo II: Spalancate le porte a Cristo!; con le immagini dei momenti pi significativi del suo lungo pontificato. Si intravedeva; dal balcone dellentrata principale della Basilica; limmagine coperta dal telo che sarebbe stata svelata il giorno dopo; quello della beatificazione. In tutta la citt si respirava latmosfera speciale dellevento; manifesti ovunque con immagini e frasi famose di Karol Wojtyla; negozi con le sue foto; gruppi di persone con magliette;cappellini; striscioni; bandiere tutte in suo onore. La sera; visto che non avevamo dormito la notte precedente; decidiamo di fare solo un giretto (mooolto breve) al Colosseo; allAltare della Patria e alla mitica fontana di Trevi. Purtroppo ci siamo perse la veglia al Circo Massimo; ma abbiamo preferito riposare 6 ore per caricare le batterie in vista della giornata che ci attendeva. Alla notizia dellapertura di via della Conciliazione e Piazza San Pietro alle 5.00 di mattina; abbiamo deciso di essere sul posto alle 6.00. Detto; fatto! Peccato che il Tg del mattino ci svegli con una pessima notizia: apertura in anticipo di 3 ore Gi in metro si poteva intuire la quantit di gente che affollava il la zona intorno il Vaticano. (Non avevo ancora una reale percezione di ci che avrei trovato e forse non lho neppure ora..) Uscite allaperto ecco il muro di persone. Rimaniamo senza fiato per ci che vediamo. Anziani(ssimi); bambini; suore; preti; boy scout; ragazzi; ragazze; famiglie; da ogni parte del mondo; la cui stragrande maggioranza polacchi. Tutti con il sorriso; a mangiare; a cantare; a riposare; ma felici. Dopo circa tre ore di cammino per le vie alla ricerca della posizione migliore; troviamo una sistemazione strategica davanti a Castel SantAngelo; allombra; su un prato davanti a un maxi schermo; pi o meno allinizio di via della Conciliazione. Con un clima di festa; gioia e felicit per levento. Ovviamente abbiamo superato momenti di calca incredibile; dove senza camminare ci si trovava altrove; e attimi di panico per la mancanza daria; ma sapevamo che faceva parte del gioco. Finalmente linizio della santa messa; e Papa Benedetto XVI fa la sua comparsa. I brividi ci colgono nel momento in cui sentiamo la gioia di un milione e pi di persone che applaudono e gridano per la felicit quando appare per la prima volta nel maxi schermo limmagine dellarazzo con il volto di Giovanni Paolo II. Momenti di silenzio (nonostante la folla); canti di alleluja e preghiere fino a quando allo scambio del segno di pace tutte le persone intorno a noi aprono il miglior sorriso sui loro visi e ci si abbraccia felici di festeggiare la beatificazione ormai avvenuta di Karol Wojtyla. A festa conclusa decidiamo di spingerci pi in l per fare qualche foto alla folla immensa presente in Vaticano. Animate da un filo di speranza di incanalarci nella fila per rendere omaggio alle spoglie di Giovanni Paolo II. Arrivate sotto alla postazione dei giornalisti; abbandoniamo lidea di vedere linterno san Pietro fermandoci a fotografare i partecipanti dello straordinario evento e immortalarne la gioia. Un esperienza fantastica; grazie anche allimponente lavoro delle forze dellordine; ma soprattutto della protezione civile che non ci ha fatto soffrire la fame n la sete; offrendo a chiunque acqua; frutta; verdura; schiacciatine; succhi e biscotti. Stupendo.Un emozione che io e la mia amica porteremo dentro per tutta la vita come il ricordo del protagonista di questo evento: il Beato Giovanni Paolo II.

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