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Il Comune di Acqui Terme ha di recente potenziato le attività previste nel piano di contenimento dei topi e ratti che, purtroppo, sono assai numerosi in città in questo periodo, a causa del perdurare dell’apertura di scavi nel centro cittadino, scavi che hanno sovvertito l’habitat dei roditori portandoli allo scoperto e costringendoli alla ricerca di nuove fonti di cibo.
Infatti, ogni qual volta si effettuano scavi profondi, si interrompono le vie sotterranee di comunicazioni utilizzate dai roditori per spostarsi da un capo all’altro della città, ed i topi si riversano in superficie.
All’inizio della stagione estiva l’Ufficio Ecologia aveva predisposto il posizionamento di quattro trappole fisse, attrezzate con esche rinnovate settimanalmente che, a rotazione mensile, venivano dislocate in diversi punti della città; questo tipo di trappole consente non solo di censire la popolazione murina di una determinata zona, ma anche di effettuare un’efficace contenimento del numero di esemplari.
Il perdurare degli scavi, per cause non dipendenti dalla volontà dell’Amministrazione comunale, ha reso il numero di trappole impiegate non sufficiente ad arginare il proliferare dei roditori; per questo motivo, la Giunta ha adottato la deliberazione n.182 del 13 agosto scorso, con la quale si approva l’impegno di spesa necessario a far fronte ad un incremento delle trappole fisse, le quali passano ora da 4 a 22.
Alle trappole fisse, la cui posizione è stata decisa valutando le abitudini etologiche dei topi e tenendo presenti i potenziali siti in cui possono accedere al cibo più facilmente, saranno affiancati trattamenti ratticidi specifici nelle zone maggiormente infestate dai topi, effettuati con fiocchi Kollant introdotti nei tombini.
Anche i cittadini dovranno collaborare con l’Amministrazione comunale, per evitare che i roditori trovino rifugio in edifici non abitati o abbiano a disposizione cibo: per sollecitare anche l’azione dei privati il Sindaco ha emanato l’ordinanza sindacale n. 16 del 15 settembre 2014, che impone ai proprietari di immobili, o a chi ne abbia la disponibilità, di provvedere al mantenimento di condizioni igieniche atte ad evitare l’insediamento e il proliferare dei topi, evitando di abbandonare cibo, di lasciare i contenitori dei rifiuti aperti, chiudendo eventuali varchi in edifici non abitati.
E’ necessario inoltre garantire la costante pulizia e manutenzione delle aree verdi private, edifici disabitati e aree dismesse, perché la scarsa manutenzione di cortili con presenza di erba alta e non periodicamente sfalciata, nonché accumuli di legna e ramaglie favorisce la presenza dei topi.
L’ordinanza inoltre ribadisce qual è il corretto comportamento da adottare nei confronti dei piccioni, rifacendosi alla precedente ordinanza sindacale n. 6 del 1989, emanata con le finalità di contenere l’incremento numerico dei piccioni nell’ambiente urbano, tenuto conto del fatto che la presenza di questi volatili crea problemi di ordine sanitario ed economico, per i costi della normale pulizia urbana e per il restauro di facciate e monumenti.
Pertanto, è espressamente vietato dar da mangiare ai piccioni ( il Comune provvede già a somministrare granella di mais trattata con un farmaco sterilizzante) ed è fatto obbligo a tutti i proprietari di fabbricati, o a coloro che ne abbaino la disponibilità, di rimuovere il guano eventualmente presente su terrazzi, lastrici solari, cortili ed altre superfici a stretto contatto con le abitazioni, provvedendo alla loro pulizia e sanificazione con idonei prodotti disinfettanti.

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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