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Podio giovane (età media inferiore ai 24 anni), ciclisti colombiani sugli scudi e qualche polemica di troppo nell’ultima settimana.
Va in archivio con queste statistiche la 97° edizione del Giro d’Italia, la classica corsa rosa organizzata dalla società milanese RCS Sport.
È il colombiano Nairo Quintana la maglia rosa della gara ciclistica che per tre settimane unisce la Penisola.
L’atleta del team Movistar si è rivelato un diesel, visto che ha faticato a carburare all’inizio – complice anche un raffreddore e una forma influenzale – ma ha fatto la differenza nell’ultima settimana. Nella tappa da Ponte di Legno a Val Martello il colombiano ha accumulato un vantaggio di due minuti in una tappa caratterizzata da freddo e neve che ha convinto gli organizzatori a chiedere ai ciclisti di procedere a passo regolato da motoscopa. Quintana, secondo al Tour de France 2013, ha preceduto il connazionale Rigoberto Uran Uran (Omega Pharma Quick Step, secondo anche nel 2013 con la maglia del team Sky) e il giovane sardo Fabio Aru (Astana), che riporta il team dell’Est Europa sul podio, dopo la vittoria di Vincenzo Nibali di dodici mesi fa.

Luca Piana

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