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Ricordando, come in un film, tutti i momenti di una esaltante stagione che ha portato la squadra cittadina alla promozione in serie C unica

Una delle istantanee più belle resta quella del Presidente dopo la vittoria contro il Bellaria, impeccabile ma bagnato

Andrea-Servili-con-i-compagni-sotto-la-curva,-prima-di-giocare-l'ultima-partita-della-carrieraLa conquista della nuova Lega Pro (poi festeggiata con varie iniziative organizzate dai commercianti in Via Dante e dal Museo Grigio a Palazzo Monferrato) è stata la promozione di tutto il gruppo. A partire dai veterani Servili e Cammaroto, che, con grande professionalità, si sono messi a disposizione del nuovo progetto della Proprietà: se il primo, pur non partendo titolare, è risultato ancora decisivo (ad esempio, con una prestazione maiuscola nella fondamentale trasferta di Forlì -“…era un po’ di tempo che avevo bisogno di prendermi una soddisfazione così”-), Camma ha sempre dato il massimo in ogni allenamento e partita, nonostante l’infortunio alla caviglia sinistra patito nel girone di ritorno (“Sono commosso dallo striscione esposto nell’ultima gara: sentire compagni e tifosi che ti dicono che sei fondamentale ti lascia una gioia e uno stimolo incredibili”). Restando nel reparto difensivo, vanno ovviamente ricordati Poluzzi (“Sapevo di sostituire una bandiera come Servili e ho cercato di entrare in punta di piedi: dopo qualche difficoltà inziale, sono felice di avere dato il mio contributo e di essere cresciuto insieme ai miei compagni”), Mariotti, Sirri e Sabato (scesi in campo più spesso), Romano, Papaianni e Ferrani (con meno presenze, ma sempre pronti quando sono stati chiamati in causa). A centrocampo, applausi per Capitan Cavalli (in uno dei momenti più difficili della stagione, si è presentato in sala stampa ricordando come “il simbolo dell’Alessandria sia l’Orso” e come quindi la squadra dovesse “sempre sbranare l’avversario”): dopo l’arrivo di Baiocco, si è scambiato spesso di posizione con quest’ultimo, realizzando anche una splendida doppietta contro il Real Vicenza. Ricordando il contributo di Valentini (per lui anche 9 reti realizzate), Tanaglia, Sampaolesi e Buonocunto, le due corsie esterne preferenziali sono state percorse per tutta la stagione da Spighi e Mora, in assoluto le due realtà più belle della stagione. Di loro si è già parlato in varie sedi e sempre in termini superlativi… Non a caso, la Società grigia ha provveduto a muoversi con grande tempestività: come ha ricordato il Presidente Di Masi “abbiamo voluto fortemente confermare e rinnovare i contratti di Spighi e Mora, per l’età e l’importanza che hanno all’interno di questa squadra”. Capitolo attacco: il più ricco in assoluto di qualità, ma anche quello più falcidiato dagli infortuni (significativo il rientro di Ferrari dopo il lungo stop alla terzultima giornata, per altro bagnato da un gol dopo soli 4 minuti, che di fatto ha regalato la promozione). Nel corso della stagione, vanno ricordati i colpi di classe di Rantier (il pallonetto del 5-1 a Bellaria e i gol segnati in casa contro Cuneo e Castiglione) e Taddei (il sublime tiro al volo di sinistro, sempre contro il Castiglione, dopo due veloci tocchi fatti con lo stesso piede), il moto perpetuo di Morga e, probabilmente, la più bella azione della stagione che ha visto protagonisti Marconi e Scotto, per il 5-0 definitivo contro il Bra: discesa sulla fascia destra del trequartista sardo, rientro e cross di esterno, con Marconi che stoppa di petto e realizza una rovesciata estremamente spettacolare. È stata infine la promozione di Mister D’Angelo e Greco, che si sono conquistati sul campo la possibilità di allenare i grigi anche il prossimo anno e, ovviamente, di Luca Di Masi e del suo staff. Una delle istantanee più belle resta infatti l’entrata in sala stampa del Presidente dopo la vittoria contro il Bellaria: l’impeccabile completo grigio, il sorriso delle occasioni migliori… e la testa bagnata, a testimoniare i grandi festeggiamenti avvenuti pochi minuti prima con i giocatori negli spogliatoi.

Gianmaria Zanier

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