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Intervista a uno dei centrocampisti, fra quelli che hanno vestito la maglia grigia, più forti ed eleganti, dopo Rivera, degli ultimi quarant’anni

“Giocando con i giovani mi mantengo in forma”. Ricordi dei compagni che non ci sono più come Adriano Zanier

Pierpaolo Scarrone è nato ad Alessandria nel 1951. Dopo Rivera è stato uno dei centrocampisti, che hanno vestito la maglia grigia, più forti ed eleganti degli ultimi 40 anni. Ambidestro, dotato di una classe cristallina e di una visione di gioco eccezionale, giocava sempre a testa alta, soprattutto quando si esibiva in spettacolari dribbling e precisi lanci lunghi.

Dunque Pierpaolo, ho avuto modo di vederti recentemente in azione in un Campionato di Calcetto dedicato agli Over 35. Alla fine io e gli altri amici presenti ci siamo chiesti: come fai a mantenerti così in forma?
Mah, probabilmente è un po’ nel mio dna. Penso di essere una persona molto attiva: lavoro, mi muovo, corro e ho diversi figli, di età anche molto diverse tra loro. Ho partecipato con entusiasmo a questo torneo e negli ultimi anni ho quasi sempre allenato.

So che, da allenatore, ti piace particolarmente seguire i ragazzi delle giovanili…
Si, è vero. Era già successo un po’ di tempo fa con la Juventus e qui ad Alessandria: poi l’anno scorso ho allenato gli Esordienti della Novese e quest’anno ho seguito quelli dell’Europa-Bevingros Eleven: mi è sempre piaciuto stare tra i ragazzi e penso anche di essere portato a farlo.

Quando l’anno scorso ho intervistato l’allenatore delle giovanili Manueli, e gli ho fatto notare che giocatori del vostro calibro avrebbero fatto ancora oggi molto comodo all’attuale centrocampo grigio, Gigi mi ha detto: “Paolo era un ‘signor giocatore’: ho visto pochi piedi come i suoi, anche in serie A…”
…e io lo ringrazio! Diciamo che lo hanno detto anche altri ex giocatori con cui ho giocato insieme e ovviamente non può che farmi piacere. Certo, se io avessi avuto la testa di Gigi sarebbe stato il massimo! Eh, avevo grandi qualità, ma ero un po’ un ‘cavallo pazzo’…

Non per niente, uno dei soprannomi che ti sono stati dati era lo “zingaro”…
Si, è vero. Se non mi sbaglio credo che sia stato Cesare Maldini a darmelo, quando sono arrivato al Milan: sai, erano i primi anni ’70 e portavo i capelli piuttosto lunghi…

Lunghi e soprattutto folti e ricci. Un po’ come come altri illustri n° 10 del calcio italiano tutto “genio e sregolatezza” degli anni ’70 e primi ’80: D’amico, Beccalossi, Chiorri…
Eh, in quel senso ci assomigliavamo un po’ tutti: non eravamo tanto alti e avevamo quello che oggi si chiamerebbe lo stesso ‘look’. E poi, c’era una grande passione per il dribbling e le belle giocate…

…Forse perchè avevate quello che oggi nel calcio risulta essere merce sempre più rara: i cosiddetti “piedi buoni”…
Ah, beh: quello sicuramente! Una volta veniva insegnato subito sin dalle giovanili che bisognava avere molta cura per la tecnica…

Scarrone-nel-Milan---Primi-anni-'70Senti Pierpaolo, ho qui davanti dei ritagli di giornale storici che riguardano una partita di 30 anni. Il 27 Marzo 1983, allo stadio Moccagatta, si giocò una gara sempre ricca di grande fascino: Alessandria-Spezia. Fu una partita giocata abbastanza “a senso unico” dall’Alessandria, con un vero e proprio duello a distanza tra te, (che quel giorno eri anche Capitano dei grigi) e il portiere dello Spezia… Adriano Zanier. Quel giorno fu una cosa abbastanza surreale assistere a quella gara, dopo i trascorsi di Zanier in maglia grigia e la conquista della Serie C/1 avvenuta solo due anni prima, grazie al famoso rigore parato a Carrara…
Me la ricordo molto bene quella partita con lo Spezia… Guarda che non ce l’avevo con tuo padre! (ride, n.d.r.) È che quel giorno gli attaccanti dei grigi non riuscivano a segnare e quindi, oltre a fare molti assist per gli attaccanti, forse ho cercato più del solito la via del gol con tiri da fuori area. Del resto, ormai possiamo dirlo, visto che è, oltretutto, passato un po’ di tempo… Io e tuo papà eravamo d’accordo: io tiravo spesso in porta, così lui faceva bella figura (Ridiamo tutti e due di gusto, n.d.r.). Scherzi a parte, probabilmente quel giorno eravamo tutti e due particolarmente ispirati…

Scarrone-mentre-firma-l'autografo…Anche se, curiosamente, alla fine i grigi vinsero per 1-0 solo grazie ad un’autorete. A proposito, lo sai che sono già trascorsi 10 anni dalla scomparsa di Zanier. Era il 26 giugno 2003…
Eh, si… È stata una grossa perdita. Adriano era così giovane… Quanti anni aveva precisamente?

Soltanto 55. Ma, al contrario di quanto scritto su un giornale locale con molto superficialità, godeva di ottima salute: purtroppo, è stato semplicemente un infarto…
Hai fatto bene a ricordarlo. Comunque, anche se in un altro ambito, ora ci sei tu a tenere alto il nome della famiglia…

Grazie per la tua disponibilità e mi racccomando, mantieniti sempre così in forma!

 

Gianmaria Zanier

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