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Siamo Pier e Amelie e da oltre due anni viviamo da fulltimers in giro per l’Europa. Il termine “fulltimers” raccoglie tutti coloro che vivono a tempo pieno o per lunghi periodi dell’anno a bordo di furgoni, camper, roulottes, veicoli ricreazionali scegliendo strutture come aree di sosta, campeggi o in molti casi vivendo “on the road”, semplicemente sulla strada. Questo stile di vita per la maggior parte delle persone è associata a quella degli zingari, o al massimo dei circensi e mentre all’estero il fenomeno è in continua crescita ed evoluzione, in Italia la cultura della vita da fulltimer è davvero poco diffusa o praticata. vendere la propria casa, vendere o regalare molti dei propri beni. Le vostre collezioni di dischi o di fumetti. I vostri vestiti e magari le scarpe a cui tenete tanto; non c’è molto posto su un camper. Dire addio alla propria città, dove avete i vostri riferimenti: gli amici, i parenti, i colleghi di lavoro. Il vostro supermercato o il medico di fiducia. Dire addio a certe consuetudini: la partita di calcetto oppure l’aperitivo al bar o la serata al cinema. Salutare tutti e partire. Tornare magari ogni tanto per un abbraccio ai famigliari. Sembra facile ma, a pensarci bene, forse per molti non lo è… Mollare tutto. Una follia, forse. Noi lo abbiamo fatto. Abbiamo lasciato un lavoro sicuro e abbiamo deciso di dedicare più attimi alla nostra vita. Una scelta maturata nel tempo, con gli anni e con lunghe riflessioni. All’inizio sembra difficile, quasi impossibile. Bisogna pensarci bene e pianificare tutto al meglio. Abbiamo incontrato chi prima di noi aveva fatto questa scelta o chi stava per farla. Abbiamo cercato in rete e ci siamo resi conto che il fenomeno era vasto e coinvolgeva tutti i ceti sociali e tutte le età. In particolare all’estero dove il downshifting (letteralmente: scalare la marcia) è davvero molto diffuso. La ricerca della felicità personale, a discapito di soldi e carriera sta finalmente emergendo tra i bisogni primari dell’essere umano.
E questo, in tempi di crisi, può essere davvero l’antidoto ai problemi della società. Vivere con poco si può: sono innumerevoli le località in Europa dove è possibile sostare in aree attrezzate gratuite senza pagare nulla. Il comune fornisce gratuitamente l’acqua e
spesso anche la corrente elettrica (in alternativa abbiamo i pannelli solari che ci danno tutta la corrente di cui abbiamo bisogno) Anche il wifi spesso è gratuito e possiamo lavorare al computer senza spese. Abbiamo un sito che gestiamo da alcuni anni (www.ormesulmondo. com) dove raccontiamo la nostra vita e le nostre esperienze a bordo di un camper. Scriviamo guide e pubblichiamo fotografie. Facciamo soltanto ciò che veramente ci piace ed appassiona, liberi da impegni e costrizioni. Questa libertà che finalmente ci siamo concessi dopo tanti anni di lavoro e di inutili stress, oggi non ha prezzo. Nella vita bisogna essere ottimisti, un po’ sognatori forse, ma anche “pensatori”. Le idee hanno ancora valore in questa società. E poi bisogna “osare”, avere un pizzico di coraggio per buttarsi nella mischia, per alzare la voce, per uscire dal coro. Non bisogna aggrapparsi alle scuse. Se si è infelici nella propria vita, non bisogna sprecarla ancora. Bisogna credere in se stessi ed essere forti. I tuoi migliori amici ti guarderanno con occhi diversi, cercheranno di dissuaderti, di farti rinunciare. Ma la vera felicità è dietro l’angolo e non aspetta altro che di essere scoperta. Non abbiamo la verità in tasca, ma stiamo provando  a essere felici.

Pier & Amelie

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