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Se i Mondiali si giocassero adesso; chi li vincerebbe? Ancora la Spagna di Iniesta e Xavi oppure l’Olanda di Sneijder e Robben? Uruguay e Germania si piazzerebbero di nuovo tra le prime quattro? Argentina e Brasile continuerebbero a deludere come in Coppa America? E l’Italia: finirebbe sbattuta fuori al primo turno; come quella di Lippi in Sudafrica? Tranquilli. Ogni domanda avrà la sua risposta. Ve lo diremo noi come andranno a finire questi Mondiali. Li giocheremo assieme. E voi ci darete una grossa mano. Il torneo si chiama World Dream Cup; l’abbiamo realizzato con il gioco ufficiale della Fifa; mettendo mano al software di Electronic Arts che simula partite di calcio. L’idea è vecchia; ha qualcosa a che fare con i sogni e la realtà. La formula è nuova; possiamo dire inedita. Nessuno; su questo pianeta; vi ha mai fatto vedere e poi raccontato e commentato un Mondiale di calcio giocato al computer. Virtuale; ma verosimile. Vedere è la parola chiave. Le immagini delle cinquanta e passa partite – da quella inaugurale alla finale – andranno in onda su Gazzetta.it; in diretta; con cadenza praticamente quotidiana; per tre settimane; dal primo al 20 agosto. Sul nostro sito web potrete guardare le azioni più rilevanti dei match disputati; sul giornale invece leggerete presentazioni; dati statistici; cronache e commenti delle partite come se fossero state realmente giocate. Abbiamo dovuto lavorare parecchio sui valori attuali dei giocatori; sui moduli in costante evoluzione delle varie nazionali; sugli schemi; sulle possibili posizioni in campo di fuoriclasse; campioni; onesti pedatori e semplici subalterni. Con tanta pazienza; operando di lima e cesello e aggiustamenti minimi per tenere tutti i valori in un equilibrio simile alla realtà; senza far impazzire la grande maionese. Ci siamo presi l’arbitrio di scegliere 24 squadre e di dividerle in quattro fasce. Da questa base; potranno essere sorteggiati sei gironi: le prime due classificate di ciascun gruppo; più le quattro migliori terze si qualificheranno per gli ottavi; proprio come è accaduto nei Mondiali reali; fino a Usa 1994. Vi chiediamo di darci una mano; partendo da un postulato. La Spagna; campione d’Europa e del Mondo; resta la squadra da battere. Non andiamo a toccarla; lasciamola com’è. Vi chiediamo di mettervi nei panni degli sfidanti; di fare i citì di Italia; Olanda; Brasile; Argentina; Germania e Inghilterra. Quale undici titolare scegliereste se foste Prandelli; Van Marwijk; Menezes; Batista; Loew o Capello? Collegatevi a Gazzetta.it; il sogno diventa realtà: decidete voi come devono essere fatte le squadre. Noi; dopo; le metteremo in campo. Abbiamo qualche esperienza; nel genere. Nell’albero genealogico che ricuce presente e passato; il punto d’inizio è una Coppa dei Sogni che avevamo inventato e realizzato al computer; ventitré anni fa; quando la Play Generation era ancora in fasce. Quello era stato un viaggio nel tempo e nella memoria; per scegliere la squadra di club più forte di sempre. Quattro anni fa ci eravamo ripetuti; allestendo la Dream Cup che ha assegnato lo scudetto degli scudetti tra le italiane più forti dell’ultimo mezzo secolo. Sono tacche importanti; che tracciano il solco. Nel 1988 non c’erano né internet né telefonini: Rivera e Mazzola vennero a fare il sorteggio del tabellone; dal Brasile mandarono un inviato per seguire il Santos; in conclusione Cruijff commentò il successo nell’Ajax nella finale col Bayern: “Forse il computer ci ha dato ragione”. Per lanciare questo Mondiale 2011; che gioca sull’evento; sull’informazione; sul reale e sul virtuale – esaltando le contaminazioni – ripartiamo dal maestro Johan. Comincia il bello. “Salid y disfrutad”; come direbbe lui. Preparate il vostro gioco. Andate e divertitevi. Buon calcio a tutti. Paolo CondòAlessandro De Calò

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