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Buona la prima per i Grigi. C’era grande curiosità per questa Alessandria ’18-’19, tutta nuova e figlia della ‘spending review’, e altrettanta per la Juventus, l’unica fra le grandi società ad aver allestito, finora, la cosiddetta ‘squadra B’. E lo spettacolo ha premiato i circa 2.300 presenti sugli spalti in una serata in qualche modo ‘storica’, visto l’esordio dell’U23 bianconera in serie C e il primo successo esterno mandrogno contro la Juve.

LA PARTITA – Inizio gara ovattato, con l’ombra del blasone a pesare sulla testa dei grigi per 5′: Juve dominante e subito pericolosa due volte con l’ex Bunino, stoppato sulla riga al 2′ e in gol al 5′, annullato per fuorigioco. Poi pian piano l’Alessandria esce dal guscio e prende convinzione, maturata in un tiro alto. Prese le distanze giuste, i grigi passano al quarto d’ora: sciabolata bassa di Maltese, Del Favero respinge e Sartore è il più rapido sotto porta per il tap-in dell’1-0.
La Juventus si rovescia in avanti, forte del suo strapotere fisico e della suo velocità, ma l’Alessandria regge l’urto e punge in contropiede. Al 27′ Maltese imbecca Fissore a sinistra, cross per la testa di Talamo e grande risposta del portiere bianconero. Al 32′ indecisione difensiva di Gjura, pressato da Mavididi, che tira ma prima Cucchietti e poi i difensori risolvono il pasticcio con un po’ di fortuna. Al 40′ grigi pericolosi con un sinistro basso di Bellazzini su punizione: barriera aggirata, portiere fermo e palla sull’esterno rete.

Nella ripresa Juve all’attacco con ancora più decisione del primo tempo: per lunghi tratti il 3-5-2 bianconero occupa la metà campo grigia, esponendola ai rischi del contropiede. L’accortezza tattica della squadra di D’Agostino però tiene duro, aiutata tantissimo dal lavoro delle punte che, in fase di non possesso, rendono il 4-3-3 iniziale un 4-5-1 difficile da superare. La sicumera di Muratore per poco non costa lo 0-2 alla Juve al 49′: Maltese in pressing gli ruba palla, scappa per 30 metri e conclude, ma il piede di Del Favero rimedia. Al 56′ ancora una ripartenza grigia crea scompiglio nell’area bianconera, ma troppa leziosità consente ai difensori di evitare il gol. Che arriva qualche minuto dopo: altra bella azione palla-a-terra dei Grigi, Sartore entra in area e dribbla Kastanos, che lo mette giù: rigore netto e il ‘torinista’ De Luca spiazza Del Favero, avversario di tanti derby giovanili: 2-0 al 60′. La girandola dei cambi getta nella mischia 4 juventini e 3 mandrogni freschi, e chi incide di più è certamente il 10 bianconero, il mancino brasiliano Pereira Da Silva, che al 72′ impegna Cucchietti con tiro cross basso.
La Juventus è ferita, attacca a testa bassa e rischia il terzo gol all’82′, ma Rocco sbaglia il facile appoggio sotto porta. All’84′, nell’ennesima mischia in area grigia, su palla vagante Pereira spara un sinistro al volo e trova la mano di Prestìa: rigore. Sul tiro di Pereira dagli 11 metri un altro ‘granata’ Cucchietti, dice no al brasiliano, ma Zappa è lestissimo ad arrivare sulla respinta e a segnare l’1-2. Non succede più nulla e finisce così.

CAMPIONATO – E’ partito zoppo, con il TAR del Lazio che ha annullato la decisione del Collegio di Garanzia del Coni, per cui Novara, Pro Vercelli e Siena (A), Ternana (B) e Catania (C) non giocano fino al 9 ottobre, giorno in cui il TAR discute, e magari non decide. Quindi difficoltà anche per chi le deve incontrare, con la prospettiva di infiniti recuperi sia in C, se si resta così, sia in B, se venissero ripescate. Alla faccia della regolarità. Credo che solo a fine stagione si possa capire che campionato è stato.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.