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Per i grigi il 2014 è cominciato meglio di com’era finito il 2013, e meno male. La vittoria sulla Pergolettese ha cancellato quella orribile sconfitta di Porto Tolle e ha ristabilito le gerarchìe di classifica, dove l’Alessandria sta al settimo posto a tre punti di distanza (una partita) dal quarto. Senza dimenticare che le prime tre, che ora paiono a distanza siderale, potrebbero avere un calo di rendimento, per molti fisiologico in primavera. Quindi niente drammi se ci si aspettava la squadra più in alto: in questa strana stagione non conta vincere, ma essere fra le prime otto alla fine.  Poi, la stagione prossima, con la nuova Lega Pro unificata a tre gironi, si riparte da zero. La disponibilità di patron Di Masi (teniamocelo stretto) è grande, tant’è che sono già 3 i giocatori nuovi (Buonocunto, Morga e Sampaolesi), scelti e voluti da mister D’Angelo per dare un’impronta sempre più personale alla squadra, mentre le partenze sono due, quasi tre: il giovane Filiciotto, non male con la maglia della ‘Pergo’ (ma qui non giocava mai) e Ferrini, capitano a forza in estate, pluri-infortunato e mai del tutto inserito nel meccanismo. Quasi una voluta discontinuità con il tecnico precedente, che gli regalò la fascia togliendola a Cammaroto. Di fatto, la nemesi dello spogliatoio. E poi c’è il caso Viviani, spiegato dopo la gara dal ds Menegatti, sapientemente inviato da LdM in sala stampa al posto del momentaneamente malandato D’Angelo. Sulla vittoria c’era poco da dire, si sarebbe parlato soprattutto di mercato. E infatti. Viviani è di fatto fuori squadra, si allena col gruppo, gioca le partitelle ma non viene convocato in attesa di sistemazione, da trovare con il suo procuratore. Altra scelta dell’allenatore, che non lo vuole più, stufo, forse, dei suoi errori difensivi, che a Porto Tolle hanno toccato l’apice. E anche contro il Bra, a dire il vero, ma il 5-0 oscurò tutto. Sul mercato tutti si muovono, comprano, vendono, cercano di rinforzarsi, perchè nessuna società, escluse forse le ultime due o tre, vuole rinunciare alla categorìa senza combattere. Lo faranno quando saranno obbligati dai numeri. E infatti la Torres, prossimo avversario, ha ingaggiato sette elementi e ha già vinto a Cuneo: segno, questo, che per i grigi in Sardegna sarà battaglia. Come lo saranno tutte le partite. Lo ha sottolineato Menegatti in sala stampa, che bisogna lottare su ogni palla se si vuole raggiungere l’obiettivo. Che nella ‘scomparenda’ C2 bisognasse correre e randellare, più che giocar di fino, era noto da tempo, ma in questa anomala stagione il prezzo sale, e ogni partita è una guerra (sportiva) dove tutti i risultati sono possibili. Ultima nota sull’evento di domenica scorsa in tribuna: la presenza di Urbano Cairo, presidente e patron del Torino, serie A. Una sorpresa. E’ arrivato al 35′, ha salutato e si è seduto. Gol dei grigi, 2-1. Poi via facile. Alla fine ha stretto mani e fatto foto dando del tu a tutti, e nel mentre ha chiacchierato confidenzialmente con LdM, ha parlottato col ds e ha salutato cordialmente l’ex arbitro Gallione. Che sia il preludio ad una futura collaborazione calcistica? Chissà… (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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