“Quanto ha fatto la Torres?”. Ha vinto 2-1 al 92′. Purtroppo, aggiungo io, perchè la vittima era l’Alessandria, che così mette in archivio la prima sconfitta del 2014. E il copione è stato uguale ad altre volte, con i grigi in vantaggio (2′ Sabato) per primi, poi risultato ribaltato (32′ Infantino su rigore, 92′ Bottone) con la squadra di D’Angelo chiusa là dietro, per venti minuti, che arranca e subìsce. Senza Cavalli non si va da nessuna parte. Pare un’affermazione adatta ai motori, ma vale anche per i grigi, che quando non hanno il loro capitano, Gabriele Cavalli, fanno quella fine lì. Era già successo a Porto Tolle prima di Natale (Cavalli squalificato), è capitato di nuovo a Sassari (Cavalli infortunato). Squadra avanti che si smarrisce nel finale di gara e viene travolta. Le partite finiscono alla fine del recupero, e fin lì bisogna giocarle: serve a poco aver dominato mezzora, aver fatto la partita 70 minuti o cose varie. In quei frangenti serve un uomo d’ordine, che ragiona, si sbatte, aiuta i compagni. Cavalli, appunto. Ma quando non c’è, emergono tutti i limiti di questa squadra, che ieri era pure senza Mora (squalificato), altro elemento di peso, corsa e forza fisica. Hanno giocato i nuovi, è vero, ma non potevano avere la tenuta per tutta la gara. E infatti Buonocunto, il sostituto di Cavalli, ha fatto il suo, e solo quando è uscito la squadra è andata in affanno. Indice di poca personalità di gruppo, ma il gruppo è stato largamente rinnovato in estate e modificato negli ultimi giorni. Chiaro che non sia compatto, ci vuole tempo per esserlo. E se nei primi quattro mesi c’era un allenatore (parole di LdM) che ‘deprimeva’ i giocatori, la scossa del nuovo tecnico va e viene, alternata. Anche qui ci vuole tempo. Ma la domanda è: basterà quello che c’è per essere fra le prime 8 il 4 di maggio? Speriamo di sì. Le qualità ci sono, perchè tutti gli avversari dicono quasi sempre che l’Alessandria è la squadra più forte che hanno incontrato, però i complimenti non fanno classifica. Quella la fanno i punti che, al momento, dicono ottavo posto, quindi dentro al pelo. Ma è un campionato durissimo, con una dozzina di squadre che lottano nella zona di mezzo. Forse le prime tre, a meno di crolli impensabili, staranno fuori dal giro playoff, mentre le ultime tre, probabilmente staranno a guardare e a far giocare i ragazzini. Ma dalla quartultima in su, tutti proveranno a giocarsela. E la quartultima è la Torres, che sta spendendo a piene mani sul mercato invernale e ha cominciato il ritorno con due vittorie. (r.b.)
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