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L’Alessandria torna sotto la Torre Pendente di Pisa sette mesi dopo: era il 10 marzo, infatti, quando un gol di Marconi (ora in nerazzurro) al 95′ regalò un insperato pareggio ai grigi, allora lanciati all’inseguimento dei playoff. Da allora molte cose sono cambiate, ma non l’arbitro, che sarà di nuovo Pasciuta: i toscani hanno una società nuova, un allenatore nuovo e tanti giocatori vecchi, i piemontesi hanno la stessa società ma con un tecnico nuovo e una rosa totalmente diversa e ringiovanita. Gli obiettivi stagionali sembrano diversi: i nerazzurri guardano in alto, i grigi alla tranquillità.

PRECEDENTISono 34 (31 in campionato, 3 in coppa) fra serie A, B e C. La bilancia pende dalla parte alessandrina: 14 vittorie, 9 pareggi, 11 sconfitte, 58 reti segnate e 45 incassate. Nella scorsa stagione (unici due precedenti dell’era Di Masi) fu 0-2 al ‘Mocca’ e 1-1 all’Arena ‘Garibaldi’, per cui l’ultimo successo esterno mandrogno risale al 14-04-2001 (1-0, gol di Falco). Molto più antica, invece, l’ultima vittoria casalinga contro i nerazzurri, che risale addirittura al 05-02-67 (1-0, gol di Gualtieri). (dati Museo Grigio)

PISA – E’ settimo con 4 punti, posto condiviso con Alessandria, Pontedera e Juve U23, anche se quest’ultima ha giocato una gara in più. Finora 1 vinta, 1 pareggiata e 1 persa per la formazione allenata dall’ex-grigio Luca D’Angelo, con 1 solo gol fatto e 3 subìti: è il 2° peggior attacco (con Novara e Cuneo) ma il Siena che è a ‘zero gol’ ha giocato una volta soltanto. La rosa è formata da 23 elementi (4 stranieri) con un’età media di 24,8 anni e l’obiettivo è puntare alla categoria superiore dopo aver superato tanti problemi societari. Oltre all’ex-grigio Michele Marconi, arrivato in estate, ci sono altri nomi pesanti come Moscardelli (38 anni), Masucci, De Vitis, Di Quinzio e Gucher.
Una rosa importante per D’Angelo, fedelmente ancorato al 3-5-2, che però in campionato arranca (1 vittoria e 1 gol in tre partite), mentre in TIM CUP ha passato 3 turni (ai rigori con Triestina e Cremonese, 1-0 sul Parma) e giocherà a dicembre con il Novara. Reduce dallo 0-3 di Piacenza, il Pisa non segna da più di 220 minuti e farà a meno dello squalificato Buschiazzo, difensore centrale uruguaiano in prestito dal Penarol.

ALESSANDRIA – Inizia  un mese molto intenso: ad ottobre i grigi scenderanno in campo sei volte, visto che mercoledì 10 ci sarà l’Albissola in Coppa Italia e mercoledì 17 l’infrasettimanale di campionato. Ma potrebbero diventare sette se si battesse l’Albissola: mercoledì 31 ottobre, infatti, toccherebbe affrontare la Pro Vercelli in trasferta, gara che farebbe il bis mercoledì 21 novembre (20.30) con il recupero del campionato.

Tornando alla sfida col Pisa, la squadra grigia arriva dallo 0-0 casalingo contro la Lucchese, non segna da 121′ (rigore di Bellazzini contro il Pro Piacenza) e dovrà fare ancora a meno degli infortunati Checchin e Tentoni, ma gli altri sono a disposizione e in crescendo di condizione. Vedremo se il tecnico D’Agostino ripeterà l’esperimento del 3-4-1-2, visto all’inizio domenica scorsa, o se si affiderà al 4-3-3 utilizzato nel finale della stessa gara. Tutto fa pensare alla prima soluzione, cioè ad una formazione quasi a specchio degli avversari, proprio come è avvenuto contro i rossoneri di Favarin, quindi con difesa a tre e Bellazzini dietro due attaccanti, ma potrebbe anche variare leggermente (3-5-2) inserendo Gazzi in mezzo e rinunciando al trequartista. Praticamente certo l’utilizzo a centrocampo dell’unico ex-Pisa, la mezzala Dario Maltese (28-0 la stagione scorsa in nerazzurro), fresco papà della neonata Nicole e voglioso di festeggiare l’evento, magari con un gol. Gli 11 che inizieranno la gara potrebbero essere questi: Cucchietti; Gjura, Prestìa, Agostinone; Delvino, Gatto Maltese, Badan; Bellazzini; Santini, Sartore.

ARBITRO – Sarà Fabio Pasciuta (RA), coadiuvato da Francesco Biava (VC) e Michele Pizzi (Termoli) a dirigere Pisa-Alessandria di domenica 7 ottobre (16.30) allo stadio “Arena Garibaldi” di Pisa. L’arbitro Pasciuta è al 4° anno in C e ha già arbitrato tre volte i grigi e due volte i nerazzurri; nessuna delle due con lui ha mai perso.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.