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Il Settebello sul tetto del mondo. Dopo aver detronizzato ai tempi supplementari i campioni uscenti. La grande Serbia si arrende all’agile Italia di un gol (decisivo segnato da uno dei leader; Maurizio Felugo) dopo due tempi supplementari e dopo una partita di incredibile intensità; giocata colpo su colpo; da un altro all’altro; con la squadra di Sandro Campagna prima davanti; poi ripresa e infine definitivamente avanti per un trionfo atteso dal 1994; quando in vasca Campagna e i suoi assistenti Pomilio e Attolino esaltavano l’Italia di Rudic; mentre oggi ad esaltare l’Italia di Campagna sono i Presciutti; gli Aicadi; i Figlioli e soprattutto il capitano Tempesti; un baluardo para rigori nei momenti topici della finale cui hanno assistito quasi tutti i nuotatori azzurri a cominciare dalla Pellegrini e Magnini. E’ un oro stupendo maturato con un gruppo forte dentro; ben disciplinato; organizzato e sempre vincente nel torneo. Una squadra esemplare per uno sport che si rilancia come immagine e rinnova una grande tradizione.Nella lunga rincorsa all’oro; l’Italia ha superato Sudafrica; Stati Uniti e Germania nel girone preliminare; la Spagna vicecampione del mondo nei quarti; la Croazia campione d’Europa in semifinale e infine la Serbia campione uscente. Insomma; un’impresa per la Nazionale del c.t. Sandro Campagna. Al suono dell’ultima sirena; tutti in acqua; poi sul bordo a festeggiare insieme a Filippo Magnini e all’Italnuoto. Maurizio Felugo piange; Francesco Attolico dalla panchina si gode lo spettacolo e chissà se ripensa ai sui trionfi; Alessandro Campagna e Amedeo Pomilio sono inzuppati. Anche sulle tribune si fa festa. Il pubblico cinese ha scelto l’Italia fin dall’inizio; solo i serbi sono in silenzio; consapevoli che a Shanghai si è aperto il nuovo ciclo della pallanuoto italiana.IL CT— Siamo stati straordinari. Sono felice. È una vittoria epica; voluta da tutta la squadra”. Sandro Campagna trattiene a stento l’emozione dopo l’oro conquistato dal Settebello. “Con compattezza; con il cuore; il coraggio e con l’atipicità della squadra abbiamo sopperito alle loro grandissime individualità”; prosegue ai microfoni della Rai il c.t. azzurro: “Abbiamo strameritato. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto; tutta la squadra dal primo all’ultimo componente deve esserlo. Oggi abbiamo dimostrato che quando c’è compattezza e coesione gli italiani non sono da meno a nessuno”; aggiunge. Il c.t. neo-campione del mondo si sofferma su alcune fasi della sfida con i serbi: “È stata una partita aperta; giocata con i nervi e con il cuore. Tempesti (il portiere della nazionale; ndr) è stato grandioso. Con quei due rigori parati ha dato fiducia alla squadra”; conclude Campagna.TEMPESTI— “Siamo tutti felicissimi; è un momento meraviglioso; non avrei mai immaginato un’emozione così grande”. Miglior portiere del torneo e leader indiscusso del Settebello; Stefano Tempesti si gode il titolo mondiale. “Abbiamo sofferto per anni; siamo rimasti sempre indietro – dice ai microfoni di RaiSport -; ma questo Mondiale è strameritato. Onore alla Serbia; che è fortissima; ma abbiamo una grande squadra; un grande allenatore; un grande staff; una grande Federazione”. Tempesti; con i suoi interventi; è stato decisivo come al solito; vedi i due rigori parati. “Sono riuscito a rimanere sereno e trasmettere questa tranquillità alla squadra; oggi era difficile batterci – assicura – Le critiche negli anni scorsi? In parte erano giustificate; perché avevamo smarrito la via e non abbiamo dato quello che potevamo; ma in pochissimo tempo Campagna ha costruito un gruppo fortissimo dal punto di vista mentale che ha saputo sopperire a qualche carenza fisica; ci ha tenuto uniti nei momenti più stressanti e difficili di questo Mondiale”.L’UOMO GOL— “L’abbiamo vinta 4 o 5 volte questa partita; non ce la volevano far vincere”. È il commento rilasciato ai microfoni Rai da Maurizio Felugo dopo la medaglia d’oro vinta dall’Italia. “In questo momento – spiega l’azzurro – non riesco a non pensare a quello che abbiamo fatto in questi anni”. Serbia-Italia 7-8 dts (0-1; 2-1; 1-3; 3-1; 1-2; 0-0) MARCATORI:1’43” Gallo; 9’42” Prlanovic; 12’20” Cuk; 16’33” Aicardi; 18’56” Filipovic s.n.; 19’40” Aicardi s.n.; 21’36” Figlioli s.n.; 23’38” Presciutti s.n.; 25’47” Udovicic; 26’29” Presciutti; 28’00” D. Pijetlovic s.n.; 29’25” Filipovic rig.; 36’17” Aicardi; 36’45” Nikic s.n.; 38’25” Felugo.SERBIA:Soro; Avramovic; Gocic; V. Udovicic; Cuk; Pijetlovic; Nikic; Aleksic; Radjen; Filipovic; Prlanovic; Mitrovic. N.e. G. Pijetolovic. All. D. Udovicic.ITALIA:Tempesti; Perez; Gitto; Figlioli; Giorgetti; Felugo; Figari; Gallo; Presciutti; Fiorentini; Aicardi; Deserti. N.e. Pastorino. All. Campagna.ARBITRI: Tulga (Tur) e Koganov (Aze).NOTE:s.n. Serbia 15 (3 gol); Italia 12 (3); usc 3. f. Deserti 24’39”; Aleksic 26’08”; Gitto 35’09”; amm. Campagna; espulso Pastorino per proteste.Altri finali- 3° posto: Croazia-Ungheria 12-11; 5° posto: Usa-Spagna 15-10; 7° posto: Montenegro-Germania 8-5.

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