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La vittoria più bella dopo la sconfitta più brutta. A tre giorni dal pesante ko in Emilia l’Alessandria è tornata al successo e ha fatto ribollire di entusiasmo il ‘Moccagatta’, cosa che non si vedeva da tanto tempo. I tifosi non erano molti (circa 1400) però si sono scaldati eccome, vedendo le loro amate maglie grigie vincere un derby sentitissimo contro la Pro Vercelli, sulla carta più forte anche se incerottata. Le emozioni non sono mancate, soprattutto nel secondo tempo, e per una volta, uscendo dallo stadio in questa disgraziata stagione, si percepivano soddisfazione e ottimismo, conditi da qualche rimpianto. 
Ora in classifica l’Orso grigio alessandrino è 11° con 36 punti e tutte le gare giocate, posizione tranquilla rispetto alla zona playout, mentre quella playoff è 6 punti sopra, francamente troppi. Il Leone bianco vercellese, invece, resta 4° a 54, saldamente agganciato al treno-spareggi ma troppo lontano (9 punti) dalla vetta.

LA PARTITA – Formazioni diverse dalle attese: l’Alessandria con un inedito 4-1-4-1, la Pro Vercelli schierata 3-4-2-1. La tensione era molta e si capiva che i giocatori la sentivano, con i due tecnici che provavano a tele-guidare le squadre dalle panchine. Comunque il primo tempo ha proposto molta confusione e poco costrutto, con la Pro più ordinata nel giro palla e più pericolosa in avanti: Cucchietti protagonista al 15′ con una gran parata su Mal, al 39′ su un sinistro centrale di Morra, al 46′ su un’incornata lenta di Berra. Dei grigi poco o nulla da ricordare: al 13′ cross da destra di Sartore con Maltese che sbaglia il controllo in area, e poi un’imbucata dello stesso brasiliano che al 43′ va giù in area ma il contatto, dalle immagini, non sembra da rigore. La cosa più importante, però, è il cambio di modulo: poco dopo la mezzora Colombo torna al 3-5-2 e i giocatori ritrovano equilibrio e sicurezze. E’ il preludio alla vittoria.

Nell’intervallo Sartore resta in spogliatoio ed entra Santini. La partita entra nel vivo: al 51′ diagonale largo di Max Gatto, subentrato all’infortunato Emmanuello dopo pochi minuti del 1° tempo; al 52′ primo tiro dei grigi, Bellazzini alto. Al 56′ i cambi che decidono la gara: fuori Badan e Bellazzini, dentro Panizzi e Tentoni, e al 58′ arriva il vantaggio. Bella azione alessandrina con Checchin che cerca De Luca in profondità, colpo di testa all’indietro a servire Santini che tira, deviazione di Milesi e palla sporca sulla sinistra dove Panizzi anticipa l’uscita del portiere e calcia in diagonale, palo-gol e 1-0. Allora Grieco corre ai ripari e ne cambia tre: fuori Leo Gatto, Bellemo e Morra, dentro Foglia, Comi e Gerbi. Nemmeno il tempo di assestarsi e la Pro va di nuovo sotto. Al 62′ cross basso di Panizzi, Santini tenta due volte il tiro e nel secondo caso Auriletto ‘para’ col braccio: rigore e ‘giallo’, ma è il secondo, quindi ‘rosso’. Santini va sul dischetto, spiazza Nobile e fa 2-0. Entusiasmo alle stelle, Pro Vercelli in dieci. Gli ospiti però credono ancora nella rimonta e ci provano: al 70′ su angolo Comi schiaccia di testa ma la parata è comoda per Cucchietti. Al 72′ risposta dei padroni di casa con Maltese al volo da 25 metri, lo spiovente è centrale e Nobile blocca. L’Alessandria piano piano arretra e si difende, la Pro comanda la partita nonostante l’inferiorità numerica, ma non tira. Al 90′ vercellesi a bersaglio: Santini perde palla sulla trequarti, Foglia affonda, scambio con Schiavon (dal 73′ per Max Gatto) che serve dentro Comi, destro in corsa e gol: 2-1. Passano 40 secondi e Santini se ne va uno-contro-tre, poi tira addosso al portiere: terzo gol ‘divorato’. L’Alessandria soffre, non ne ha più, ma resiste. Finisce. Vittoria grigia.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.