Niente Remuntada in 7 gare. Non bastano il nuovo allenatore, il coltello fra i denti e il 3-5-2: l’Alessandria cade di nuovo, a Monza, 2-0, dopo essere rimasta in dieci al 33′, per l’ennesima volta. I cambiamenti ci sono stati, certo, sul piano del gioco, dell’impegno e delle copertura del campo; Notaristefano ha dato al gruppo certezze e coraggio, cose che Cusatis non trasmetteva più, però gli errori sono ancora tanti e il tempo passa, le gare da giocare diminuiscono e le chances di giocarsi i playoff stanno svanendo. Quindi, nonostante la buona prova su un terreno difficile, si sente parlare di ingenuità per un doppio-giallo-quindi-rosso a Viviani, che però è ultra-30enne e l’ingenuità non c’entra, è errore e basta, o di uno svantaggio maturato su una papera del portiere, nel secondo tempo, con la squadra già uno in meno. I fatti, e soprattutto gli impietosi numeri, dicono che i grigi hanno fatto 1 punto nelle ultime 5 partite, non segnano da 530′ (ma con i recuperi sono di più) e hanno un calendario difficile. L’ottimismo del presidente Di Masi è contagioso, lui vede rosa, spera ancora nei playoff e mette alla prova tutti. Se non andrà bene quest’anno, ripartirà da un allenatore che ha scelto e si terrà i giocatori che avranno dimostrato di meritarlo, perchè l’anno venturo sarà ‘una guerra’ restare nel calcio che conta. Ruggire non basterà, bisognerà anche colpire. (r.b.)
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