dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

L’Alessandria riparte. Dalla serie C, ovviamente, dopo una stagione comunque emozionante, nel bene e nel male. Ma si volta pagina, si cambia mentalità per creare qualcosa di diverso, ridimensionando budget e ambizioni. Almeno all’inizio.

Questa è la sintesi del Di Masi-pensiero emersa nella conferenza stampa del primo pomeriggio di oggi allo stadio ‘Moccagatta’, alla presenza quasi per intero dell’organigramma societario e del direttore sportivo Massimo Cerri (confermato), in una sala stampa affollata di giornalisti. I tempi e le modalità di convocazione dell’incontro, uniti alla mesta e inaspettata uscita dai playoff, lasciavano presagire il cambio di rotta, e Luca Di Masi lo ha confermato, descrivendolo con precisione, punto per punto.

Niente più spese folli, dunque, con giocatori importanti e contratti economicamente pesanti, ma più importanza al Settore Giovanile, puntando sulla valorizzazione dei giovani di proprietà e sulla stretta collaborazione, proprio in quest’ottica, con grosse società di serie A per avere a disposizione i migliori talenti destinati alla serie C per farli crescere e valorizzarli, puntando su un allenatore che sposi il progetto e ami lavorare sui giovani.

E proprio su questi punti è maturato il divorzio dal tecnico Michele Marcolini: ottiche diverse, prospettive diverse, ambizioni diverse. Il ‘normalizzatore’, l’uomo della rinascita da novembre alla scorsa settimana, vincitore di una Coppa Italia, ha avuto richieste dalla categoria superiore, sta per prendere il patentino di 1^ categoria, che gli consente di allenare in A e B, e vuole sfruttare il momento. Si sono lasciati bene, pare, ma le strade si sono separate per la diversità di vedute sul futuro.

Già, il futuro. Come sarà quello dei Grigi? Brillante e vincente, si augura il presidente
Di Masi, e per quello lavorerà con il suo staff. Faranno le cose seriamente, come sempre, cercando di vivere il mondo del calcio in una dimensione diversa da quella vissuta finora, abolendo le spese esagerate per inseguire un risultato che nei suoi 5 anni di presidenza non è arrivato. I giovani costano molto meno, rendono economicamente di più, se si fanno giocare, sia per il minutaggio che per la valorizzazione, e hanno bisogno di un allenatore che sappia fare con loro, che sia psicologo ed educatore, che insegni calcio.
Un profilo che verrà vagliato da questa sera in poi, proponendo un Settore Giovanile ben funzionante che, già quest’anno, ha ottenuto lusinghieri risultati illuminando ed emozionando il patron, che sogna giovani del vivaio stabilmente in Prima Squadra.

La rosa dell’Alessandria (oggi ultimo allenamento prima delle vacanze) si alleggerisce di 14 contratti, fra scadenze e prestiti, ma qualcuno potrebbe proseguire, se gradito al nuovo tecnico. Di quelli sotto contratto o in rientro dal prestito, invece, nessuno è intoccabile: se hanno richieste e accettano possono andare, senza svendere, ma nessuno se ne andrà per forza. Niente più costosissimi ritiri, ad iniziare dal prossimo luglio: la squadra si allenerà a Spinetta Marengo, al Centro Sportivo Michelin, uno dei più belli ed invidiati non solo in serie C, ma anche in categoria superiore. Scelta, quella di non andare in montagna, già praticata anche da grossi club di massima serie. Come dire, una nuova tendenza del calcio. Vedremo gli sviluppi. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.