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Continua il tabù ‘Moccagatta’ per l’Alessandria di Gaetano D’Agostino. Da 6 gare di campionato giocate in casa sono arrivate 3 sconfitte e 3 pareggi; l’unica perla casalinga resta la vittoria in Coppa Italia contro l’Albissola (10 ottobre). Il tecnico siciliano, in sala stampa nel post-gara, si è preso tutte le colpe, provando a fare da parafulmine per proteggere la squadra e chiedendo espressamente comprensione per i suoi ragazzi, ai quali non si sente di rimproverare alcunché. Tentativo nobile di protezione di un gruppo fragile. D’Agostino si è auto-colpevolizzato di non aver saputo rigenerare la mente dei giocatori dopo lo sforzo infrasettimanale di Vercelli, ma va detto che anche gli infortuni hanno avuto il loro peso.
Guardando la classifica viene alla mente quanto detto da patron Di Masi a proposito dell’obiettivo stagionale: “Dal 3° al 14° posto”, ovvero playoff possibili evitando i playout. Ma siamo al limite, cioè al 14° posto con 13 punti, e alcune squadre dietro l’Alessandria devono recuperare partite. Vedremo cammin facendo come andranno le cose.

LA PARTITAD’Agostino recupera Prestìa ma mette la difesa a quattro, dietro un ‘rombo’ con Bellazzini trequartista e due punte, preferendo ancora Talamo a De Luca.
Il Cuneo, invece, presenta il solito, solidissimo, 5-4-1. Le squadre si equivalgono, cercano di proporre gioco alla propria maniera. All’8′ prima grande occasione da rete: nel giro-palla di squadra Talamo parte da sinistra, si accentra e spara, Marcone devia in tuffo, Talamo recupera e mette in mezzo dove Santini, solo, schiaccia di testa e Marcone para ancora, Santini riprende di testa e supera il portiere ma Celia sulla linea di porta ribatte.
Al 21′ percussione di 40 metri palla-al-piede di Prestìa, palla a Maltese che crossa, testa di Talamo per Prestìa che, dentro l’area piccola, non trova, né palla né porta. Altro errore clamoroso, ma l’Alessandria meriterebbe il vantaggio. E invece…. il Cuneo riparte con calma, palla a Kanis che dribbla e tira, Cucchietti respinge e Castellana, perso da Maltese, arriva in corsa e fa 1-0. Al 31′ ancora Prestìa ci prova da 20 metri, ma il suo sinistro è deviato dal portiere; al 37′ tocca a Cucchietti distendersi a sinistra per deviare un sinistro di Kanis.

Nell’intervallo D’Agostino cerca rimedio e cambia: dentro Sartore e De Luca, fuori Fissore e Talamo, squadra col 3-4-3. Nemmeno il tempo di assestarsi e arriva il raddoppio biancorosso: su angolo cross di Celia, bello stacco di testa di Gissi e palla nell’angolo. L’impressione è quella del gol, ma la palla esce da un buco nella rete: attimo di indecisione, poi la terna convalida e il conto fa 2-0. Qui i grigi crollano mentalmente e la gara finisce. La squadra di casa sembra svuotata, non riesce a reagire, la gente mugugna e le difficoltà aumentano. Il Cuneo, ben gestito dall’ex Scazzola, è padrone della partita, riparte 3-4 volte in contropiede e, in una di queste, Cucchietti ferma Caso ma poi mette giù Paolini in area: rigore ineccepibile, Borello dal dischetto fa 3-0. C’è ancora tempo, all’88’, per un cross di Maltese, testa di Santini e parata plastica di Marcone. Stop.

LE STATISTICHEIl Cuneo non perde da 9 gare (ultima sconfitta 4-0 contro la Juve U23), non subisce gol da 6, il portiere Marcone è imbattuto da 614 minuti. Ha segnato ai grigi dopo 340′ di digiuno. Senza il -3 di penalità, in classifica sarebbe a 18 punti, 5° con Entella e Pisa. L’Alessandria non vince da 6 gare (ultima vittoria 1-0 ad Arzachena), ha subìto 4 sconfitte (il doppio delle vittorie) e quando perde becca sempre 3 gol: Pro Piacenza, Carrarese, Entella e Cuneo hanno vinto coi grigi 3-1, 3-2, 3-1 e 3-0. Mese di novembre ‘orribile’ per i colori grigi: 0 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte, 4 gol fatti, 10 presi.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.