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Finisce 1-1 fra Alessandria e Pontedera, e per i grigi è 1 punto guadagnatissimo.
Nel senso che i granata toscani hanno dominato la gara e sprecato occasioni da gol a-più-non-posso contro un avversario che, in dieci dal 62′, ha trovato nel finale la forza e l’orgoglio di andarsi a prendere il pareggio. Ma la fortuna, mancata all’Alessandria altre volte, questa volta ha aiutato molto: i tre gol ‘divorati’ letteralmente da Pinzauti davanti a Cucchietti hanno graziato la formazione di D’Agostino, che ha pareggiato per l’11^ volta (su 18), non vince da 11 turni (21 ott.), non ha mai vinto in casa in campionato e ha il penultimo attacco (13 gol). E lo stesso tecnico in sala stampa ha esordito dicendo: “Primo tempo ridicolo”. Concetto già espresso, per la verità, dal ds Cerri, comparso prima di lui davanti ai giornalisti: per gli auguri di rito, sì, ma anche per sottolineare “il problema mentale e la mancanza di personalità” della squadra, considerata valida tecnicamente per la categoria ma con troppe paure da sconfiggere. Impermeabile alle domande sul mercato, il dirigente ha comunque assicurato adeguati rinforzi per gennaio.

LA PARTITA – Squadre schierate entrambe col 3-5-2: granata come previsto col rientrante Caponi al centro del campo, grigi con Tentoni e Sartore sugli esterni e il trio di difesa inedito con Delvino e Sbampato di fianco ad Agostinone. Pronti via e il Pontedera prende possesso della palla e della metà campo mandrogna e fa ciò che vuole. All’11′ mischia in area, tiri respinti e conclusione finale di Serena in diagonale che esce di pochissimo. Al 14′ il gol: angolo di Caponi, rovesciata del difensore Borri e palla nell’angolino per l’1-0. Bellissimo e incredibile, è il suo primo gol da professionista. L’Alessandria prova a reagire, ma fatica a costruire e oltre i due passaggi di fila non si va. Al 25′ contropiede da manuale, 3 contro 4, Pinzauti arriva solo davanti alla porta spalancata e calcia fuori: raddoppio sfiorato. Al 28′ altra ripartenza ospite, sempre 3 contro 4, ma Benedetti tira alto. Al 34′, sull’ennesimo pallone in profondità, Cucchietti esce male e travolge Sbampato, la palla resta a Pinzauti che pasticcia e non trova la porta. Al 43′ cross di La Vigna e testa di Pinzauti fuori di poco.

Nell’intervallo D’Agostino corre ai ripari: fuori Delvino, in grande difficoltà, e dentro Badan sull’esterno sinistro, con Gazzi a fare il difensore centrale, Sartore l’esterno destro e Gatto in regia con Tentoni e Bellazzini mezze ali. Ma la suonata sembra la stessa del primo tempo: al 51′ Pinzauti vince un duello aereo con Gazzi (il migliore in campo) e se ne va, ma sull’uscita del portiere calcia alto. Al 54′ la prima occasione gol dei grigi: De Luca al limite controlla col destro e tira di sinistro, alto di pochissimo. Al 62′ Alessandria in dieci: La Vigna in pressing commette fallo su Bellazzini, Gatto sbraccia per allontanarlo ma commette un’evidente reazione e l’arbitro, a pochi metri, estrae il rosso. Sembra l’anticamera del tracollo, D’Agostino teme ‘l’imbarcata’ e invece… la squadra reagisce, diventa più ordinata e il Pontedera cala. Al 63′ destro alto di Tentoni, al 67′ Cucchietti blocca un sinistro di Magrini, al 74′ grande occasione per Santini che, libero a centro area, su cross di Sartore ‘cicca’ il pallone. Un minuto dopo ecco l’1-1: angolo di Bellazzini, la difesa non libera e sulla ‘seconda palla’ si avventa Tentoni con il sinistro e scaraventa in rete. Prima della fine c’è ancora tempo per un sinistro alto di Tommasini e per un numero di Pinzauti, che su cross di Mannini prima controlla di testa e poi rovescia verso la porta, ma Cucchietti si allunga a sinistra e devia. Una giornata-no per l’attaccante granata, per fortuna dell’Alessandria.

LA CLASSIFICA – Per l’Alessandria dice 14° posto con 17 punti, +2 sulla zona playout e -5 da quella playoff. Nell’ultimo turno del girone di andata (26 dicembre) la squadra di D’Agostino affronterà in trasferta la matricola Albissola, prima di chiudere l’anno solare in casa con la Juventus U23 (30 dicembre. prima di ritorno). Ma attenzione al Pro Piacenza in sciopero e ai bilanci ‘farlocchi’: le penalizzazioni potrebbero ancora sconvolgere la graduatoria.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.