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Da ieri sera fra le 10 e le 11, il sito ufficiale dell’Alessandria recita così: “L’Alessandria Calcio riparte dal suo nuovo mister: Gaetano D’Agostino, lo scorso anno al Virtus Francavilla. Per lui come per il suo staff contratto biennale.
Per saperne di più, presentazione ufficiale del mister e dei suoi collaboratori dopodomani, giovedì, allo stadio Moccagatta. A Gaetano D’Agostino il benvenuto in Grigio con l’augurio sincero di buon lavoro”.

Ecco dunque il primo tassello della stagione 2018-2019, che sarà, come tutto finora fa presupporre, all’insegna del ‘ridimensionamento’ e del ‘contenimento dei costi’ rispetto al recente passato. D’Agostino, siciliano di Palermo, è un giovane allenatore perché ha da poco (3 giugno) compiuto i 36 anni (1982); molti alla sua età giocano ancora, lui ha smesso a giugno 2015 dopo una bellissima carriera. Ex centrocampista a tutto tondo, prima trequartista, poi regista, all’occorrenza mediano, ha indossato le maglie di Palermo (giovanili), Roma, Bari, Messina, Udinese, Fiorentina, Siena, Pescara, Fidelis Andria, Benevento, Lupa Roma. In tutto 410 presenze e 40 gol, quasi tutti in serie A.
Un fior di carriera, non c’è che dire. Ma è il passato.
Come tecnico D’Agostino è al terzo anno di panchina: esordio ad Anzio (serie D) dove ha ottenuto una insperata salvezza diretta. Nella stagione appena conclusa prima panchina da professionista in Puglia alla Virtus Francavilla, dove ha ottenuto il 9° posto (dentro i playoff) con 46 punti, frutto di 10 vittorie, 10 sconfitte e 16 pareggi, con 35 gol fatti e 43 subìti. Negli spareggi-promozione ha passato il 1° turno vincendo 1-0 a Monopoli ed è uscito al 2° turno perdendo 4-3 a Castellammare di Stabia. Tatticamente ha utilizzato per tutta la stagione il 3-5-2, provando solo un paio di volte, all’inizio, il 3-4-3.
La Virtus Francavilla a sua disposizione aveva una rosa di 24 elementi con un’età media intorno ai 24 anni, ovvero un mix di giovani e anziani come quello che troverà qui, fra Tanaro e Bormida. E senza dubbio contribuirà anche a costruirlo.
Per quanto riguarda il suo staff nulla si sa al momento. Domani vedremo.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.