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Dopo lo 0-0 di Rimini i grigi perdono due posizioni in classifica, ma è un arretramento relativo: il vantaggio sulla nona è  sceso a + 2, è vero, ma ci sono cinque squadre in due punti (dai 39 della Spal ai 37 mandrogni) e, vista la battaglia in atto per restare in Lega Pro, quasi ogni partita sarà uno scontro diretto. Come era quello di ieri in Romagna, e il Rimini è rimasto dietro. Al di là dei festeggiamenti per Luca D’Angelo, importante ‘ex’ della sfida, la gara è stata bruttina e monotona, condizionata da un terreno indecente (quando si convertiranno al sintetico?) e dall’importanza della posta in palio. Un paio di parate per parte e qualche tiro da lontano, fuori di poco, è tutto ciò che ha dato emozione al pubblico presente, e l’Alessandria, per la prossima gara, recupererà Baiocco e Marconi, ieri squalificati.
Mancano 10 partite alla fine, e i grigi ne giocheranno 6 in casa, quindi andrà sfruttato più che mai il fattore campo, ovvero l’effetto ‘Moccagatta’. Ma l’impressione generale è che, a fine marzo, molti giochi possano essere fatti. E fino a quel punto saranno tutti scontri diretti, di cui 4 su 6 in casa. Ovvio, quindi, che la società punti sull’apporto del pubblico, promuovendo in offerta un ‘pacchetto’ di 5 partite al prezzo di 4: il tifoso interessato potrà scegliere fra le 6 gare casalinghe che restano (escludendone una) e ne pagherà una in meno.
Ma torniamo al calendario: si parte dal Renate, che sarà al ‘Mocca’ domenica prossima, poi si va a Forlì, quindi Bassano (la prima) in casa, Santarcangelo fuori, poi Cuneo e Mantova (anticipo TV al venerdì sera) di nuovo in casa. Una serie di sfide che dovrà dire quanto vale l’Alessandria, ma visto che, nel contempo, ci saranno un sacco di scontri diretti incrociati, la classifica subirà una bella scrollata e farà chiarezza sulle chances di ciascuna squadra di finire tra le prime otto. Che è l’unica cosa che conta quest’anno. Vero è che, fra aprile e maggio, dopo la trasferta di Verona, l’Alessandria avrà Bellaria e Porto Tolle in casa e Bra in trasferta, un finale da 9 punti pieni contro squadre che, a quel punto, saranno già nei Dilettanti. Ma guai a farci conto adesso, potrebbe non bastare. I punti bisogna farli prima. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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