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Il 2-1 con il quale la Pro Patria di Javorcic ha espugnato, ieri sera, il ‘Moccagatta’,  estromette di fatto l’Alessandria di Colombo dalla lotta playoff. La possibilità numerica esiste ancora, perché i punti di distacco sono 6 con due gare da giocare, e una è lo scontro diretto; ma per arrivare agli spareggi sarebbe necessario che i grigi vincessero due volte sperando che il Pontedera perdesse anche l’ultima partita. Senza contare che, a fianco dei mandrogni a quota 39, c’è pure la Juventus U23, che se vincesse l’ultima in casa, sabato 27, poi beneficerebbe dei ‘3 punti a tavolino’ del Pro Piacenza nel turno finale, prefigurando una parità a tre che darebbe spazio alla classifica avulsa. Meglio non illudersi.
E il primo a farlo è stato proprio il tecnico alessandrino, Alberto Colombo, deluso e arrabbiato per la prestazione dei suoi, che sono mancati proprio nella gara più importante senza mostrare quei segnali di maturità che ci si aspettava: “Questa squadra ha delle difficoltà a diventare grande – ha spiegato nel post-gara – quando deve fare il salto di qualità, lo fallisce. La squadra ha avuto un atteggiamento remissivo e non propositivo, neanche quando ci hanno dato gli schiaffi ci siamo svegliati”.

LA PARTITA – Schieramenti speculari, come previsto, con il 3-5-2: la formazione grigia è la migliore possibile, quella biancoblù è ‘alternativa’, visto che sono cambiati otto elementi rispetto al successo sull’Entella. Si parte fortissimo e la Pro Patria pressa alto: al 3′ calcio d’angolo e gol. Sulla battuta la difesa mandrogna è incomprensibilmente aperta, Cucchietti poco reattivo quando passa il pallone e per Fietta è facilissimo il tap-in da un metro: 0-1. L’Alessandria reagisce e al 6′ Badan serve Santini in area: Zaro è più lento, si fa anticipare e lo mette giù. Rigore, che lo stesso Santini trasforma e fa 1-1. Gli ospiti continuano il pressing e danno la sensazione di essere più in partita, mentre i padroni di casa appaiono tropo ‘leggeri’ a centrocampo. Al 13′ Le Noci serve Cottarelli in area, ma l’ex di turno svirgola: nessuna rischio per Cucchietti. Al 28′ il ‘dieci’ lombardo ci prova ancora su punizione, ma la conclusione centrale è facile per il portiere. Al 29′ palla dentro di Badan per Akammadu che, spalle alla porta, controlla di petto e al volo rovescia di destro, ma la palla finisce lontana dai pali. La Pro accentua la pressione e i grigi subiscono. Al 34′ Disabato, su respinta di testa di Gazzi, tira al volo e prende il palo, sulla respinta è reattivo Gucci ma mette fuori. Al 46′ l’arbitro Feliciani grazia l’Alessandria: su lancio profondo Gucci stoppa di petto al limite, in anticipo su Sbampato, e segna sull’uscita di Cucchietti, ma il fischietto annulla per una spinta che, viste e riviste le immagini, non c’è.

Nella ripresa la musica non cambia e la Pro Patria continua a comandare la gara. Al 51′ l’ex Cottarelli, motivato più che mai, anticipa il ‘dormiente’ Badan e serve Disabato, occhiata in mezzo e cross immediato per Gucci che salta in terzo tempo sul ‘molle’ Sbampato e indirizza nell’angolo: palo-gol e 1-2. Al 54′ Colombo corre ai ripari e cambia tre uomini e modulo: fuori Agostinone, Bellazzini e Akammadu, dentro Panizzi, Checchin e De Luca, squadra dal 3-5-2 al 4-3-3. Qualche minuto dopo Sartore rileva Badan e la squadra è molto offensiva, ma produce poco: qualche cross e tentativi da fuori. Pericoli veri per Tornaghi, mai. Comunque interviene anche Javorcic, dando peso al centrocampo e inserendo l’esperto Santana per il bomber Le Noci: la sua squadra controlla la gara. Arretra, soffre un pochino, ma non trema. Il pubblico spera, ma l’Alessandria non tira. A nulla porta il cambio di Tentoni con l’inconcludente Rocco e la sensazione è che l’ostacolo sia troppo alto per i padroni di casa. Ultimo brivido al 94′: rimessa con le mani di Gemignani, respinta della difesa, Checchin di prima inventa per De Luca che controlla, dribbla e tira di sinistro, ma col portiere fermo il pallone trova l’esterno della rete. Poteva essere il pareggio, forse meritato, ma sarebbe cambiato poco per la classifica. Alessandria battuta, Pro Patria ‘mina vagante’ dei playoff.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.