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Aria nuova in casa Bianchi, aria nuova tra gli acquesi. Negli ultimi due mesi si è sentito parlare di una nuova squadra, di nuovi dirigenti ma soprattutto di una nuova sfida: arrivare nelle prime posizioni della serie D. A fine giugno la presentazione del nuovo Presidente Pier Giulio Porazza, a fine luglio la creazione della squadra, a fine a agosto le prime amichevoli. Un perfetto schema, sinonimo di professionalità che si è fatto sentire anche nella città termale. L’esistenza di una squadra in serie D, di una squadra femminile in serie C, di quella giovanile Juniores Nazionale e delle 11 formazioni dei più piccini, non poteva non coinvolgere l’intera popolazione acquese. Ed i numeri lo dicono dagli abbonamenti venduti: già un centinaio in tutto. C’è ancora molto da fare poiché l’acquese “doc” è molto diffidente su quello che è nuovo, su quello che è un progetto ambizioso come quello dell’Acqui Calcio
1911, trasformata peraltro da associazione in società. Non solo i tifosi hanno percepito qualcosa di diverso, anche gli abitanti termali hanno notato da parte dei Bianchi una voglia di trasmettere passione e sportività. Parliamo di oltre duecento calciatori ed altrettante famiglie coinvolte oltre ad una ventina di addetti ai lavori impegnati quotidianamente nel gioco del calcio. Non solo terme, non solo vino ed enogastronomia caratterizzano questo territorio. Da tempo, da oltre cent’anni, c’è una società sportiva che porta il nome di Acqui in giro per l’Italia.
  

    GG

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