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Come era nella previsioni, il quasi 48enne Cristiano Scazzola (Loano, 20 luglio 1971) è diventato l’allenatore dell’Alessandria per la stagione 2019-2020. Il suo nome circolava nell’ambiente mandrogno già un mese e mezzo fa, e tutti i media locali, chi più chi meno, chi prima chi dopo, lo hanno nominato nel novero dei papabili. Ora è arrivata l’ufficialità, sulla quale peraltro nutrivo pochi dubbi, con il seguente comunicato, pubblicato sul sito della società: “L’Alessandria Calcio dà il benvenuto a Cristiano Scazzola, nuovo tecnico Grigio. Scazzola, già protagonista come calciatore della storia della società con 65 presenze, 17 gol e una promozione dalla C2 alla C1, è reduce dalla positiva stagione sulla panchina del Cuneo. Prima di Cuneo, esperienze a Siena, Caserta e Vercelli dove, dopo diverse responsabilità nel settore giovanile, ha guidato la prima squadra alla promozione in serie B nel 2014. A Mister Cristiano Scazzola il più sincero augurio di buon lavoro!”.

Non si conoscono i termini del contratto, che verranno resi noti giovedì pomeriggio durante la presentazione ufficiale; ma se volete la mia opinione, viste le premesse del ds Artico, anche Scazzola come lui dovrebbe godere di un contratto biennale.

Andando nello specifico, il nuovo allenatore dell’Alessandria veste i panni del tecnico dal 2010, anno in cui cominciò la sua collaborazione con la Pro Vercelli durata 5 anni e mezzo: i primi 3 alle giovanili, poi in prima squadra con la promozione in B al 1° colpo (con i playoff) e la salvezza in cadetteria l’anno successivo. All’alba della terza stagione tra i ‘pro’ arrivò l’esonero (ottobre ’15). Quattordici mesi dopo (dicembre ’16) fu ingaggiato dal Siena per sostituire Colella, ottenne il 12° posto con relativa ammissione alla C unica e lasciò la squadra in estate. A giugno ’17 venne ingaggiato dalla Casertana, che lo esonerò il 1° ottobre. A luglio ’18 finì al Cuneo, dove ottenne i punti per accedere ai playoff, ma il -21 di penalità per problemi societari condannò la squadra alla retrocessione.
Complessivamente, fra serie B e C, ha collezionato 156 panchine (51 vittorie, 47 pareggi, 58 sconfitte) con il 32,69 di gare vinte.

Dal punto di vista tattico Scazzola ha utilizzato, nell’ultima stagione al Cuneo, il 5-4-1, alternato al 3-5-2, passando dopo la pausa di gennaio al 4-4-2, che potrebbe essere lo schema che ha in testa per il suo ritorno in grigio dopo 18 anni. Ma è prematuro parlarne ora, con la squadra tutta da costruire. Sentiremo giovedì.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.