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SAN PAOLO (Bra); 23 giugno 2011 – È la notte del Santos. La squadra di Ramalho conquista la Coppa Libertadores battendo per 2-1 il Penarol. Era dal 1963 che la società cara a Pelè non conquistava questo prestigioso trofeo. Una vita. Il calcio brasiliano si aspettava un acuto da Neymar; l’ultimo fenomeno. E il ragazzino terribile non ha tradito le attese sbloccando il risultato in avvio di ripresa con un diagonale da dentro l’area di rigore. Neymar; classe ’92; ha ribadito una volta di più di essere un vero fuoriclasse. Non deve sorprendere che il Real sia pronto a sborsare una montagna di soldi per portarlo al Bernabeu. ARMA BIANCA— Il raddoppio arriva al 24’ grazie a una discesa travolgente di Danilo conclusa con un tocco che lascia immobile il portiere uruguaiano Sosa. Partita chiusa? No. Il Santos sbaglia un paio di facili contropiedi e gli avversari tornano in gara con una rete di Estoyanoff favorita da una deviazione di Durval. Il finale è un assalto all’arma bianca degli ospiti che ci provano con un paio di conclusioni di Martinuccio. POLIZIA— Al fischio finale dell’arbitro argentino Pezzotta si scatena una furibonda rissa in campo. Protagonisti i giocatori e alcuni tifosi. La polizia impiega alcuni minuti per riportare la situazione sotto controllo. Nel Santos molto positiva la prova di Ganso che tornava in campo dopo più di un mese di assenza a causa di un infortunio muscolare. Il talento brasiliano; nel mirino del Milan; ha dimostrato di avere qualità e grande senso del gioco. I dirigenti rossoneri faranno bene a non perderlo di vista. A centrocampo preziosa anche la prova di Arouca; altro elemento corteggiato dal mercato italiano e autore dell’assist che ha propiziato il gol di Neymar. Alla fine grande festa del popolo del Santos. Con il mitico Pelè presente alla premiazione.

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