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La Juventus U23 ha visto sfumare a pochi secondi dalla fine la terza vittoria consecutiva.
La squadra bianconera, rivoluzionata da Pecchia, ha offerto una buona prova non riuscendo però a segnare più di 1 gol, cosa puntualmente pagata alla fine, e registrando a metà gara l’infortunio di Alcibiade, uomo di esperienza e di equilibrio nel gruppo.
Ha rotto invece il ghiaccio Gaetano D’Agostino sulla panchina del Lecco dopo 3 sconfitte consecutive. Proprio quando stava maturando la quarta è arrivato il gol di rapina di Capogna, in inferiorità numerica, che ha regalato 1 punto importante e serenità.
Ora la Juventus B è 11^ con 13 punti, il Lecco penultimo con 7.

LA PARTITA – Al 15′ affondo di Olivieri a sinistra, tocco per Han, sinistro alto; il nordcoreano ci riprova al 26′, destro parato; al 28′ sinistro alto di Muratore dal limite. Al 34′ si vede il Lecco in avanti, ma Chinellato in area pasticcia e perde palla.
Ancora Juve U23 ad inizio ripresa. E’ il 50′ quando Lanini crossa da destra e la palla attraversa l’area piccola, poi al 54′ il gol: da un corner palla che s’impenna in area, tocco di testa di Han, Di Pardo rimette al centro, Olivieri controlla e tocca in rete, 0-1. Reazione Lecco con Strambelli che affonda a destra e tira a giro col sinistro, la palla sfiora il palo. Al 67′ Frabotta serve Olivieri che dribbla e mette in mezzo, a un metro dalla riga di porta, senza portiere, Touré calcia al contrario e non fa gol, nello stupore generale. Raddoppio letteralmente divorato. Al 71′ punizione mancina di Strambelli che obbliga Loria al volo e sfiora il palo. All’82′ ancora il ’34’ bluceleste va via agli avversari, poi dentro l’area si lascia cadere e prende il 2° giallo: espulso e Lecco in 10. Al 90′ ripartenza Juve, Mota-Carvalho se ne va, dribbla tutti ma spara addosso al portiere Safarikas. Al 93′ Negro è in area, rientra e tira, sul pallone indirizzato sul fondo arriva in scivolata Capogna e mette dentro, anticipando il difensore: 1-1. I lecchesi impazziscono in campo e fuori, gli juventini si disperano, ma il calcio regala emozioni così, positive e negative. Stop.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.