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Lo spogliatoio della squadra cittadina è unito e D’Angelo sembra particolarmente abile nel compattare gli uomini

Il suo motto “Si rifarà domenica”: ottimismo profetico per il team dei grigi che continua a soddisfare

Immediato dopogara contro il Pavia e prima domanda rivolta a Luca D’Angelo: “Stasera la squadra ha disputato una prestazione eroica, lei è d’accordo?”. Il Mister grigio non si scompone e risponde prontamente: “Quando studiavo a scuola, mi ricordo che gli eroi facevano quasi sempre una brutta fine…” Dunque le sensazioni espresse alla vigilia dell’inizio del campionato non erano frutto della suggestione o figlie di un clima ancora “estivo”: lo spogliatoio è unito e D’Angelo sembra particolarmente abile soprattutto nel compattare il gruppo e mantenere il giusto equlibrio, anche quando si tratta di fare delle scelte difficili o sofferte. Qualche esempio? Dopo la gara in casa con il Novara e una prova incolore offerta da Guazzo, D’Angelo ha concluso il suo intervento con un profetico “Si rifarà domenica, segnerà lui”. Detto fatto, visto che i 3 punti ottenuti contro il Giana Erminio sono arrivati proprio grazie alla doppietta realizzata dall’attaccante ex Salernitana. Allo stesso modo, per l’allenatore grigio non deve essere certo stato semplice, sul parziale di 2-0 contro il Pavia, sostituire Taddei dopo una decina di minuti, in seguito all’espulsione di Sabato: nonostante ciò, dopo qualche gara interlocutoria, il n° 10 toscano contro il Sudtirol ha disputato una prova particolarmente entusiasmante. In altri termini, l’elenco dei giocatori meno utilizzati è piuttosto lungo (Cavalli nelle prime gare, il ballottaggio tra Rantier e lo stesso Taddei, Valentini, ecc.), ma quando uno di loro poi parte dall’inizio o subentra nel corso della partita, ha dato sempre l’impressione di essere “sul pezzo”, anche quando viene schierato fuori ruolo. Entrata-in-campo-squadreCome ha ricordato lo stesso D’Angelo, dopo la gara pareggiata 2-2 con il Sudtirol, “quest’estate, con il Presidente e il ds Magalini abbiamo lavorato in particolare in questo senso: soprattutto quando restiamo in 10 contro 11, è molto importante poter contare su giocatori validi che sanno ricoprire più ruoli. In questo modo, anche nelle difficoltà, la squadra riesce sempre a compattarsi”. Ma allora va davvero tutto bene? In generale, si, anche se si può fare ancora molto di più. In questo inizio di stagione ci sono stati troppi pareggi, anche quando forse si sarebbe potuto portare a casa l’intera posta (ad esempio in casa con il Pavia, se non ci fosse stata la già citata – e discutibile – espulsione di Sabato, ma questo è ovviamente un altro discorso…). Oppure, si potrebbe ragionare sull’assetto tattico molto differente tra le gare disputate in casa (quasi sempre molto offensivo) e quelle in trasferta (in cui D’Angelo ha forse peccato di eccessiva prudenza). O ancora riflettere su vittorie finali ottenute dopo un primo tempo francamente deludente (la gara contro il Pordenone, poi vinta 3-0, ne è un valido esempio). Nei prossimi due mesi, i grigi affronteranno in casa Real Vicenza, Bassano Virtus, Feralpisalò e Renate e in trasferta si recheranno a Sassari, Busto Arsizio, Monza e Como: 8 partite indubbiamente fondamentali per capire quali saranno le reali potenzialità della squadra grigia. A chiudere il cerchio, dopo la sfida contro il Sudtirol, Luca D’Angelo in sala-stampa aveva dichiarato: “Puntiamo a vincere la Coppa Italia, anche perché, personalmente, ho bisogno dei punti per il Master”. Al di là della simpatica e originale battuta, nella gara contro il Savona (una delle ‘classiche’, al pari di altre sfide contro squadre come Spezia, Cararrese, Spal, Varese, Como, giusto per uscire una volta ogni tanto dai soliti confini regionali…) il risultato finale è stato un perentorio 3-0: per migliorare ulteriormente il curriculum, ora per D’Angelo (e i suoi ragazzi, ovviamente) sarà importante conquistare la vittoria nel prossimo turno di Coppa Italia – con andata e ritorno – che si giocherà contro il Pavia.

Gianmaria Zanier

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