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Il 3-0 ottenuto in laguna, insieme ai pareggi esterni di Bassano e Pavia e all’incredibile sconfitta casalinga del Novara, regalano all’Alessandria il primo posto e il titolo d’inverno. Il primato é condiviso con il Bassano, ma i grigi stanno davanti per la differenza reti. La parità fra le due squadre è totale: punti (37), vittorie-pareggi-sconfitte (10-7-2), gol fatti (32, migliori attacchi del girone) mentre la differenza la fanno i gol subìti (16 per l’Alessandria e 19 per i veneti), con differenza +16 e + 13. Quindi, volendo sognare, in questo momento l’Alessandria sarebbe in B. Ma….mancano ancora 19 partite, tutto il girone di ritorno e spazio per i sogni ce n’è poco. C’è, però, la realtà della squadra, cresciuta nel tempo e governata meravigliosamente da Luca D’Angelo, che fin qui ha costruito un meccanismo che gira come un orologio e non ha bisogno di riparazioni. Per questo il mercato di gennaio si presenta delicatissmo, perchè inserire elementi nuovi in un momento di equilibrio perfetto come questo potrebbe essere un’arma a doppio taglio. E poi dove intervieni? Come correggi una squadra che è prima? In quale settore del campo togli qualcuno che finora ha fatto bene? E se la situazione peggiora? Le domande sono tante e le risposte non facili, e bisogna tenere conto degli altri. Resta in bilico l’unico potenziale acquisto menzionato fin qui, il 31enne Fabio Mazzeo del Benevento, già d’accordo con la società grigia ma in attesa dell’ok definitivo dell’avvocato Vigorito, presidente dei campani, che qualche dubbio aveva e, dopo ieri, ne ha qualcuno in più; l’attaccante infatti, entrato al 65′ sullo 0-1 ha ‘girato’ la partita fornendo al compagno Eusepi i due assist per i gol che hanno ribaltato il punteggio, consentendo al Benevento di espugnare Castellammare di Stabia. Quindi aspettiamo. Sul fronte partenze nessuno (sembra) se ne andrà, a meno che non lo chieda, però è concreta la possibilità che il Napoli, proprietario del cartellino di Nicolao, che gioca quasi mai, approfitti delle liste aperte per mandare il giovane esterno a giocare un po’ di più.
Tornando alla gara del giorno della Befana, l’Alessandria ha mostrato i muscoli e ha mandato un grosso segnale al campionato: il 3-0 a Venezia, quinto successo esterno di fila, ha confermato le grandi qualità di questa squadra: forza fisica, compattezza, sagacia tattica, varietà di soluzioni d’attacco e pericolosità sui calci da fermo, situazioni queste ultime molto curate dall’allenatore. Da lì sono arrivati infatti i gol di Marconi al 4′, Taddei su rigore al 25′ e Mezavilla al 64′, con il centravanti grande protagonista in tutte le azioni e determinante pure nelle due espulsioni dei veneti: è su di lui, infatti, che i giocatori del Venezia hanno commesso i falli da cartellino rosso.
BILANCIO AL GIRO DI BOA – I grigi comandano la classifica con uno ‘score’ da paura: 6 vittorie esterne, imbattuti in casa, miglior attacco (32), miglior difesa (16), maggior numero di vittorie (10), minor numero di sconfitte (2), miglior differenza reti(+16) e miglior media inglese (0). I 37 punti nel solo girone di andata sono tanti, e proiettandoli sull’intero campionato si arriverebbe a 74: tantissimi in Lega Pro, quasi certezza di primo posto e promozione. Pensate che lo scorso maggio l’Entella vinse il girone A (30 partite) con 58 punti, il Perugia dominò il girone B (32 partite) e ne fece 66. Il record assoluto è del Bologna, che nel ’94-’95 di punti ne fece 81 in 34 partite. Esercizi numerici, giusto per allenare la mente e puntare un obiettivo: fra quattro giorni si gioca di nuovo, a Mantova. Vediamo come inizia il ritorno.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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