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“La Grande Fierezza” ha titolato l’organo ufficiale dei grigi (Orso in casa) nel numero pre-Bassano, con il fondo in prima pagina firmato, come sempre, dal presidente Luca di Masi. Citando un film che ha vinto l’Oscar, LdM ha vissuto la sfida di vertice pensando a palcoscenici più alti, e la vittoria per 2-1 sulla capolista ha sublimato il sogno, dando spessore alla classifica. Certo si vorrebbe trovarlo ogni domenica un avversario così, forte certamente ma non cattivo, che gioca leggero, senza pressioni, con la testa libera da pensieri pesanti: i 9 punti di vantaggio sulla seconda danno una sicurezza che non si trova sul mercato e permette di  gestire il finale di stagione. E l’Alessandria, che l’obiettivo non l’ha ancora raggiunto, ci ha messo la rabbia e la volontà giuste per portare a casa i 3 punti, maturati grazie al primo gol di Sampaolesi (41′) e all’ottavo di Marconi (79′) che hanno ribaltato lo svantaggio firmato Pietribiasi (29′). C’era qualche paura ad affrontare il miglior attacco del torneo con assenze pesanti in difesa (Sirri, Cammaroto) e in mezzo (Cavalli, Spighi), ma chi ha giocato se l’è cavata bene, anche se resta negli occhi la lentezza di Mariotti su Pietribiasi nell’azione del gol: sembravano Wile Coyote e Beep-Beep!
Bello l’abbraccio iniziale fra Baiocco e Berrettoni, le due carriere più pesanti in campo (242 A/117 B il primo, 31 A/37 B il secondo), che han giocato insieme (Perugia, serie A ’01-’02) e sono i due perni fondamentali si cui han ruotato le squadre: bastava vedere i compagni, che davano sempre palla a loro.
Bella, soprattutto, la classifica, che certifica l’avvicinamento dei grigi al traguardo della Lega Pro Unica: la squadra di D’Angelo (ieri squalificato e ben nascosto) è settima, a -2 dal secondo posto e a +4 sul nono, con 4 gare su 7 al ‘Moccagatta’, il campo di casa. Ci  sarà ancora da lottare e da soffrire, ma la gioia è lì, dietro l’angolo.
Infine i verdetti del torneo: è matematicamente retrocesso anche il Bellaria, dopo il Bra, ma non farà la serie D (forse) perchè si fonderà col Rimini, ora in zona play-off.  (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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