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Domenica alle 18.30 inizia la stagione ufficiale dell’Alessandria calcio, con la partita del 1° turno di TIM CUP contro il Monza, allo stadio Brianteo. Sarà l’esordio di una squadra non ancora completa, ma il tecnico Scazzola è stato chiaro: “Dovremo essere pronti per la prima di campionato”, che sarà domenica 25 agosto, in casa contro il Gozzano
Quindi ci saranno tre settimane di lavoro in più per i giocatori e, soprattutto, tre settimane di mercato in cui la società darà un aspetto quasi definitivo alla rosa grigia. Sintomo che la gara di Monza, vissuta con entusiasmo dai tifosi mandrogni che andranno in massa in Lombardia nonostante il periodo ‘vacanziero’ e l’orario infelice, sarà soltanto un passaggio, una gara in più di preparazione verso il campionato, al cospetto di una ‘corazzata’ del girone A che in amichevole ha fatto pari con una squadra di B, dove conta di approdare. Dirigerà la sfida Marco Ricci (FI), con Nicola Mariottini (AR) e Davide Meocci (SI), quarto uomo Adalberto Fiero (PT). Ricci (31), 3° anno, non ha precedenti coi grigi.

I TEST – Sono 5 gli ‘allenamenti congiunti’ (la vecchie ‘amichevoli’, ndr) finora disputati dalla formazione grigia, con risultati calanti in proporzione al livello degli avversari: dai 30 gol rifilati al Mornese (2^ cat.) al 5-0 all’Arquatese (Promozione), dal 4-1 ai danni del Chieri (serie D), all’1-1 col Seregno (serie D), fino al 3-0 di ieri contro il Borgosesia (serie D). Come si vede i gol fatti sono diminuiti con la crescita di livello degli avversari, e quelli subìti sono arrivati da formazioni di serie D, appena una categoria sotto. Nella gara di domenica Scazzola potrà, se vorrà, utilizzare gli ultimi due acquisti: il difensore Alberto Dossena (’98), in prestito dall’Atalanta, e l’esterno Andrea Cambiaso, (’00), in prestito dal Genoa. Comunque sia, il Monza sarà la prima squadra di serie C ad affrontare i grigi, anche se sarà presto per dare giudizi perché il calcio estivo è del tutto ‘fasullo’.

LE NUOVE REGOLE – La prima gara ufficiale dei grigi farà ‘assaggiare’ le nuove regole stabilite dall’IFAB nella riunione del 2 marzo scorso. Sono ufficiali dal 1° luglio e, a sentire gli arbitri, il loro lavoro si complicherà non poco. Eccole:

1 – Sul rinvio basso del portiere, il difensore può stare in area e l’attaccante può pressare appena il portiere tocca il pallone; non è più necessario stare fuori area. Secondo Collina, presidente della commissione arbitrale del Board, “così non si dà più un vantaggio ingiusto al difensore e ci si adegua alla costruzione del gioco palla a terra”.
2 – Il giocatore sostituito deve uscire dalla linea (laterale o di fondo) più vicina, per evitare inutili e furbesche perdite di tempo.
3 – Arrivano i cartellini (giallo e rosso) per gli allenatori e gli altri ‘non giocatori’ della panchina, che saranno sanzionati proprio come i calciatori.
4Chi attacca e calcia una punizione non può più disturbare la barriera di chi difende: deve stare almeno a 1 metro, sia davanti, che dietro, che di fianco.
5Sul rigore il portiere dovrà avere solo un piede sulla linea, ma il tiro si ripete (se parato) in caso di entrambi i piedi fuori dalla linea al momento del tiro.
6Niente più ‘palla a due’: l’arbitro scodellerà la palla a favore di chi deve giocarla, l’avversario dovrà stare a 4 metri.
7 – In caso di tocco dell’arbitro, azione ferma e ‘palla a due’. Se il tocco del direttore di gara provoca un gol, un assist o un break a favore dell’altra squadra, gioco fermo e ‘palla a due’; in area sempre palla al portiere.
8Annullato il gol su ‘mani’ involontario. Di fatto è una regola già applicata, ma ora è ufficiale: se la palla entra in rete dopo un ‘mani’, rimpallo o involontario, non sarà mai gol. Facile l’applicazione in A e B, dove ci sarà il VAR, più difficile in C, dove decide l’arbitro.
9Cambia il fallo di mano. Sarà fallo se l’intervento di mano è volontario, oppure se il braccio è lontano dal corpo o sopra le spalle, o comunque in posizione ‘innaturale’ anche se involontaria. Non sarà fallo se uno colpisce la mano calciando lui stesso.
10Fallo di mano in scivolata. Se il giocatore in scivolata tocca il pallone col braccio in appoggio, e questo è vicino al corpo, non è fallo. Se invece il braccio è lontano dal corpo, è fallo. Se tocca con l’altro braccio, e questo è lontano dal corpo, è fallo.
11Ripresa rapida del gioco. Una squadra che subisce un fallo, da ‘giallo’ o da ‘rosso’ per l’avversario, può battere subito la punizione per sfruttare il vantaggio della sorpresa. L’arbitro mostrerà il cartellino solo a fine azione.
12Svirgolata del portiere. Se il portiere, giocando il pallone coi piedi sul retropassaggio, lo svirgola, può riprenderlo con le mani senza che sia fallo.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.