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260 pagine, 80 società, 200 squadre, 3000 atleti: questi i numeri di una vera e propria enciclopedia del pallone

La novità editoriale dell’anno su tutto il mondo calcistico delle squadre di Alessandria e provincia

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“Nella sua veste calcistica, Alessandria rappresenta una delle zone più vivaci nel territorio del nostro Comitato Regionale: nonostante la crisi, la provincia ha perso poche società e la voglia di impegnarsi nel dilettantismo e nel sociale non è mai venuta meno…”

Basterebbe ripensare a questo semplice ma essenziale concetto espresso da Ermelindo Bacchetta, Presidente del C.R. Piemonte Valle d’Aosta FIGC-LND, per spiegare uno dei motivi fondamentali che hanno portato alla realizzazione del Primo Annuario del Calcio della nostra provincia. Per parlare di questa iniziativa, abbiamo voluto fare il punto della situazione con Claudio Falco della Publitre: essendone non solo uno degli ideatori e curatori, ma avendo anche vissuto tante domeniche in prima fila nei vari campi di provincia, chi più di lui saprebbe rendere meglio l’idea e la finalità di questo progetto?
“Sono molto orgoglioso di poter parlare di questa pubblicazione, visto che, per ciò che riguarda la provincia di Alessandria, si tratta di una novità assoluta. In realtà, l’Annuario è nato già da qualche anno a livello regionale, gestito da Vito Fanelli (giornalista sportivo che scrive sul Corriere Sportivo, Tuttosport, ecc.) e pubblicato dalla Habtech. Successivamente, nel 2012, c’è stata un’iniziativa editoriale analoga anche nella zona di Cuneo, che ha riscontrato un buon successo. Quindi, visto il grande seguito calcistico che c’è sempre stato nella nostra provincia, all’inizio di quest’anno ci siamo detti: ‘Perché non facciamo un Annuario interamente dedicato al nostro territorio, partendo dalla Lega Pro e arrivando fino alla terza categoria e ai settori giovanili?”

Entriamo dunque nello specifico di questa iniziativa editoriale, assolutamente degna di merito…
Fondamentalmente, in questi anni ritengo di aver acquisito a livello personale un buon bagaglio di esperienze: non ti sto parlando da ex giocatore, ma da semplice appassionato… Ho due figli maschi che hanno sempre giocato a calcio da quando avevano cinque anni: puoi immaginarti quanti campi io abbia ‘calcato’ da dirigente e accompagnatore in tutti questi anni! (Claudio fa un breve sospiro, prima di riprendere il discorso, ndr) …Tant’è che poi, quando è arrivata anche una figlia, mia moglie ha tirato un sospiro di sollievo… (Ridiamo di gusto entrambi, ndr) …Scherzi a parte, diciamo che ho avuto modo di constatare in prima persona le tante opportunità che questo ambito poteva offrire: per farti un esempio, mi è capitato tante volte di acquistare ‘da genitore’ la classica foto del bambino fatta sul campo, piuttosto che la foto della squadra o il calendario della società. Partendo dunque dal progetto originario ideato da Vito Fanelli, ho pensato che, approfondendo tutto il discorso relativo ai settori giovanili, si potesse moltiplicare l’interesse per questo ambito in maniera davvero notevole…

In sostanza, dietro alla foto di un giovane atleta, hai intuito quanti desideri e speranze potessero esserci da parte di un genitore o di un parente…
Esattamente… il tutto, ovviamente per diffondere i veri valori dello sport e trasmettere la passione per un calcio sano e pulito. Il nostro intento è quello di diventare uno strumento utile e un fedele compagno di viaggio per le società, per dare una fotografia fedele e concreta di quello che è e che rappresenta questo movimento: come hanno ricordato giustamente nella prefazione dell’Annuario Riccardo Ghezzi e Massimo Prosperi, ‘i volti puliti dei ragazzi e dei bambini sono quelli degli idoli di ieri, oggi e domani’…

claudio-falco-servizio-(10)È vero, il calcio sa regalare grandi emozioni anche a livello giovanile: ma a volte i genitori non rischiano di esagerare con aspettative troppo elevate?
Mah, sai… secondo me, bisognerebbe sempre cercare di evitare di lasciarsi influenzare da tutti i messaggi che passano attraverso la televisione e i vari media. Quando un ragazzino comincia ad esprimere il piacere di giocare a calcio, c’è sempre il rischio che un genitore si convinca subito di aver trovato il campione del futuro, che diventerà professionista e guadagnerà subito un sacco di soldi: in realtà non è così e le statistiche in questo senso parlano molto chiaro. Il messaggio da trasmettere ai genitori è invece quello che i ragazzi possano condividere insieme ai loro coetanei i veri valori dello sport, dell’aggregazione, del gioco di squadra, ecc. In questo senso, i genitori devono essere di sostegno, accompagnando i propri figli all’allenamento due o tre volte alla settimana o andando a vedere la partita della domenica: spendendo, in sostanza, un po’ più di tempo insieme a loro, ma senza creare false illusioni e, soprattutto, senza avere atteggiamenti troppo ‘sopra le righe’ nei confronti degli allenatori, dei dirigenti o dell’arbitro. C’è poi anche un altro aspetto: se un ragazzo non va tanto bene a scuola, è inutile punirlo togliendogli le due ore di calcio, salvo poi lasciarlo tutto il tempo solo davanti alla televisione o ad un videogioco”

Torniamo al discorso che riguarda il materiale relativo ai settori giovanili…
Anche in questo caso il criterio è stato quello di partire dalle squadre nazionali (Alessandria, Casale, ecc), passando per le juniores regionali e provinciali, fino ad arrivare agli allievi di fascia A e B, e terminando con i giovanissimi, compresi quelli di fascia B.
Un capitolo a parte meriterebbero poi le squadre femminili e le cosiddette ‘scuole di calcio’, che comprendono i bambini nati dal 2000 al 2005/2006: in questo caso non ci sono più classifiche, ma a prevalere è soltanto l’aspetto ludico. Un chiaro esempio è rappresentato dalla foto che raffigura l’Aurora Calcio 2004: i bambini non hanno una vera e propria divisa, ma ognuno di loro indossa la maglia della propria squadra del cuore!

Nel corso di una nostra precedente chiacchierata, mi avevi già accennato anche alle varie potenzialità offerte dal web: è un altro aspetto importante che caratterizza questa iniziativa editoriale, vero?
Si, senza dubbio: questo Annuario sarà infatti acquistabile anche on-line sul portale www.annuariopiemonte.it. e sul www.dialessandria.it. I vari sponsor saranno riproposti anche sul web, e, per ciò che riguarda le prime squadre, ci sarà la possibilità non solo di visionare le informazioni, le statistiche, e le classifiche, ma anche di effettuare i vari collegamenti con i siti ufficiali di tutte le società.
AnnuarioAlessandria2013_DEFINTIVO_OkConcludendo questa intervista, e ringraziandoti per la disponibilità, volevo sapere quali saranno le vostre principali strategie per divulgare nel miglior modo possibile questo volume…
Il nostro interesse fondamentale è quello di coinvolgere tutte le società di calcio della provincia: in questo senso, abbiamo già fatto un lavoro specifico andando a visitare tutte le squadre e portando loro locandine, materiale pubblicitario, ecc.
Da qui, il discorso di offrire ad ogni società un volume che possa essere consultato dai ragazzi, dalle loro famiglie e da tutti gli addetti ai lavori, un po’ come accade con i classici ‘almanacchi’.
Inoltre, per qualsiasi informazione e curiosità, siamo sul nostro sito e abbiamo anche la pagina su facebook.
Questa è la nostra prima esperienza, e quindi, nell’immediato futuro, avremo sicuramente dei margini di miglioramento: più l’Annuario diventerà completo, più sarà simile a quello che, a tutt’oggi, rimane il nostro punto di riferimento, ovvero l’album delle figurine Panini… Chissà che magari, in un futuro non troppo lontano, si possa realizzare una cosa simile anche a livello locale: sarebbe davvero emozionante pubblicare le figurine con tutti i giocatori della provincia, dalla prima squadra fino ad arrivare ai pulcini!

Gianmaria Zanier

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