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Tre su tre per i grigi a dicembre. Tre partite giocate, 3 vittorie, 9 punti, 13 gol fatti e 2 subìti. Numeri da primato, anche se la vetta è lontana, numeri che rappresentano un’inversione di tendenza rispetto all’orribile novembre e che lanciano in serie positiva mister D’Angelo, che aveva cominciato con 1 punto in 3 gare. Che c’entri la cabala? Che abbia pesato, nei misteri dell’arcano, la nuova acconciatura facciale di Luca di Masi (LdM) presidente, che dopo Mantova (sconfitta 2-0) ha cominciato a lasciar crescere la barba? Saran credenze di popolo, certo, saran cose da bar, forse, però resta il fatto che “lui non si rade e la squadra vince”. E tutti sappiamo quanto superstizioso sia il mondo del calcio, anche se tutti negano. Quindi… Nel dopo-gara col Bra, interpellato in proposito, il numero uno grigio ha risposto: “…non la taglierò fino a fine anno, poi vedremo…”. Certo che se la squadra vincesse anche a Porto Tolle… vedremo anche noi, se crederci o meno alla barba portafortuna! Intanto, per restare ai fatti concreti, c’è da sottolineare che l’Alessandria ha segnato tantissimo senza Riccardo Taddei. Non fraintendete, per carità! Nessun processo, nessuna caso, non ce l’ho con nessuno. Anzi. Adoro i giocatori come Taddei; però, da cronista, non posso fare a meno di notare che, con lui in campo, la squadra ha segnato di media un gol a gara, senza di lui 13 gol in 3 gare. L’allenatore D’Angelo, in conferenze stampa, quando gli ho fatto questa domanda, mi ha detto che potrebbero arrestarmi se pensassi che Riccardo nuoce. E infatti ho precisato quel che scrivo anche qui: nulla contro Taddei, anzi (di nuovo), ma non vorrei che la sua presenza in campo de-responsabilizzasse gli altri, nel senso che “…la passo al più bravo così fa lui, io ho fatto il mio e non rischio…”, atteggiamento ‘di comodo’ che spesso fa gioco. E la risposta del tecnico è stata: “Beh, può essere che, quando non c’è Taddei, gli altri si diano da fare un po’ di più, che diano il 110, 120 per cento…, sapendo che non c’è chi risolve”. Bene. Ora che è arrivato un filottino di vittorie, che la classifica fa respirare, che le punte segnano, vediamo se si riesce a mescolare la forza fisica dei giovani con la classe di Riccardo Taddei, per moltiplicarne gli effetti. Sarebbe devastante. Per gli altri. Nel frattempo, e perdonatemi se cerco il pelo nell’uovo, bisogna correggere gli errori difensivi. Troppo pericolosi e troppo numerosi. Col Bra non si è preso gol, è vero, ma si è rischiato molto, soprattutto sullo 0-0 e sull’1-0, cioè quando un gol avversario avrebbe cambiato la storia del match. Sembrano tutti errori individuali, più che di reparto, frutto forse della deconcentrazione, magari per la pochezza degli altri, però non si devono sbagliare cose elementari che, contro squadre più forti, si pagherebbero a caro prezzo. Come è già successo. Però godiamoci questo bel 5-0, ricordando che hanno segnato Viviani, Scotto, Cavalli, Spighi e Marconi (che fa solo gol belli) e che il portiere Poluzzi ha parato un rigore. Ma non dimentichiamo che il Bra è ultimo, ha solo 5 punti e ha preso 45 gol. Sotto con gli altri, domenica finisce l’andata. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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