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Il campo ha parlato. L’Alessandria ha superato alla grande le incognite della sosta forzata, imposta dal rinvìo della gara casalinga col Bassano (recupero il 17 dicembre), andando a vincere (3-1) sul campo della Pro Patria con grande autorità. Terza vittoria di fila dunque, di cui due in trasferta, segno che la squadra sta crescendo e acquisendo pian piano quella personalità necessaria a fare risultato anche fuori dal Moccagatta. La paura che lo stop, indotto dal maltempo, potesse nuocere ad una squadra in forma, c’era. E invece danni collaterali non se ne sono visti, anzi i grigi hanno mostrato una freschezza e una brillantezza invidiabili, anche in inferiorità numerica (espulso Mora al 57′ per doppia ammonizione), ‘rullando’ gli avversari con facilità e sicurezza. E se è vero che il secondo tempo è  stato super, va detto che anche nel primo la squadra mandrogna ha fatto bene, giocando alla pari degli avversari, se non meglio e creando di più sotto porta. Si temeva anche che la sosta potesse ‘sgonfiare’ lo stato di grazie di Taddei, e invece così non è stato, col fantasista sempre ispirato e decisivo nell’azione dei primi due gol, avendo subìto il  fallo da rigore e fornito l’assist. Ma contro la Pro Patria il migliore è  stato Marconi, centravanti solido e potente autore di una doppietta (più un palo), ora capocannoniere grigio con 7 reti. E meno male che l’anno scorso, per qualcuno, era “uno degli errori di Menegatti”. Ma così va il ‘calcio chiacchierato’. Per quello giocato, invece, la storia della partita dice che la Pro è andata avanti 1-0 con Candido (10′), autore di una traiettoria fantastica su punizione, aiutato dalla distanza della barriera grigia, posta secondo me almeno a 10 metri. Gara girata nella ripresa con Marconi su rigore (56′), di  testa (67′) e Terigi (86′). Una nota di merito particolare va al tecnico Luca D’Angelo: la condizione e la crescita della squadra sono merito suo, e la gestione della gara di sabato è stata perfetta. Ora si può dire che gli equilibri e le alchimìe ricercati per settimane stanno venendo fuori, danno frutti, ma la squadra può crescere ancora, e potrebbe farlo proprio a dicembre, diventato mese ‘clou’ del girone di andata.
In attesa di Bassano-Como, che si gioca stasera, la classifica si è accorciata: l’Alessandria ora è quinta a 23 punti, alla pari con Como, Monza e FaralpiSalò, a soli 4 punti dalla vetta (Pavia a 27) e a -2 dal quarto posto (Bassano e Novara a 25).
Ora comincia il ‘rally di fine anno’: sabato 29 si va a Monza (ore 17), poi c’è la Coppa Italia mercoledì 3 dicembre (a Como alle 14.30), quindi si torna fra le mura di casa, fra due settimane, col FeralpiSalò (domenica 7 alle 18), poi ancora a Como in campionato (domenica 14 alle 18) e gran finale al ‘Mocca’ con Bassano (mercoledì 17 alle 18) e Renate (domenica 21).

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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