dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

E’ finita 1-1 la partita dei grigi con una delle cenerentole (per ora) del girone. Partita scialba, noiosa, che ha visto i grigi andare in vantaggio (15′ Guazzo) e poi subìre troppo la pressione avversaria, fino ad un gol, quello del pari (40′ Mogos), bello di per sé, ma segnato da un giocatore in movimento in mezzo ad avversari fermi ad osservare. Francamente un atteggiamento simile è intollerabile, soprattutto per un presidente come LDM che da’ molto e meriterebbe di più. La squadra grigia di sabato pareva una copia sfocata di quella del primo quarto d’ora col Pavia (prima dell’espulsione), e sono convinto che, in parità numerica, sarebbe finita, per loro, come a Novara (0-4). Ma non è cosa che ci riguarda, perchè è andata come sappiamo. Quel che conta, ora è la classifica, che dice 9° posto (con Novara e FeralpiSalò) a -4 dalla vetta (Bassano, come un anno fa) ma vicino alle altre che stan davanti: da 11 a 9 punti, infatti, ci  sono 10 squadre, la metà esatta del girone. Ma dopo 6 giornate non ha senso fare bilanci nè dare giudizi: ne mancano 32 alla fine, deve arrivare il freddo e tornare il caldo con un mese di mercato in mezzo. Troppo per fare previsioni. Certo è che l’impressione resta quella della settimana scorsa: mister D’Angelo sta cercando il modulo-base, la formazione titolare, gli equilibri in campo e le gererchìe di spogliatoio. Pian piano la soluzione si avvicina, ma ci vuole tempo, e per una squadra che ha inserito 8 nuovi giocatori serve pazienza. Partendo da alcune certezze: il portiere Nordi, il bomber Guazzo (4 reti in 5 gare), il centrale Obodo fra i nuovi, gli esterni Spighi e Mora (anche se devono adattarsi alla difesa a 4), il centravanti Marconi, il solido Valentini, il geniale Taddei e l’altalenante Rantier fra i vecchi. Poco utilizzato l’ex-capitano Cavalli (troppo poco, per me), da rivedere gli altri. La sensazione dalla tribuna è che la squadra sia poco ‘cattiva’, poco aggressiva, e che manchi un leader. Ma il campionato è più duro dell’anno scorso,  e bisogna adattarsi, anche in fatto di multe: l’Alessandria ne ha già prese due da 1.500 € ciascuna, la prima per un errore proprio, la seconda per i cori degli spalti verso l’arbitro e gli avversari. Anche qui bisogna trovare l’equilibrio.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x