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L’Acqui calcio ha dei nuovi padroni. Il passaggio di consegne è avvenuto ufficialmente sabato pomeriggio, in Comune e prevede un piano sviluppato su tre-cinque anni.
Nuovo presidente dei bianchi sarà il manager ligure Pier Giulio Porazza, figura molto conosciuta nell’ambito sportivo locale anche per il suo impegno alla guida del Carpeneto tamburello. Di lui è ben nota anche la vicinanza alla famiglia Garrone (di cui condivide le origini carpenetesi), anche se, proprio nel corso della conferenza stampa, Porazza ha più volte ribadito che “la famiglia Garrone non c’entra nulla con l’operazione”.
La cordata gestirà l’Acqui attraverso la costituzione di un fondo ad hoc, denominato “Acqui Communications”, che sarà costituito entro fine giugno, come spiegato, con dovizia di particolari, dall’avvocato Cesare Rossini, che ha curato gli aspetti legali dell’operazione.
La nuova dirigenza non ha nascosto le sue ambizioni di poter puntare a raggiungere, per la prima volta nella storia dell’Acqui, il professionismo e la serie C. Comunque, lo staff tecnico e societario, sarà scelto all’insegna della continuità: Ferruccio Allara, che era presidente, diventa presidente onorario, mentre restano al loro posto Arturo Merlo, confermato come allenatore, Walter Camparo, come ds, Silvio Moretti come segretario e Renzo Cortesogno, quale responsabile del settore giovanile. Unica “new entry” sarà il dg Giorgio Danna, ex Casale, Alessandria e Asti.
E la squadra? Qui il ribaltone potrebbe essere totale o quasi. La chiave è un passaggio del discorso di Porazza: “Rafforzeremo la squadra, sapendo che, anche se può essere doloroso, non si può guardare troppo ai sentimenti”. Leggi: gran parte dei giocatori che hanno vinto l’ultimo campionato faranno le valigie.

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