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Nel marasma burocratico, manageriale, regionale del sistema Sanità colpisce negativamente un dato che fa riflettere: se avete necessità di fare una radiografia, un’ecografia, un ecodoppler e lo prenotate, al di là dei tempi più o meno lunghi, e se non siete esentati, vi sarà richiesto un determinato importo per il ticket. Lo stesso esame prenotato nei grossi centri medici convenzionati ma in regime privato, quindi a pagamento, costa qualche centesimo in meno rispetto all’importo del ticket. Al di là della sorpresa viene da chiedersi se la prestazione costa un tot perché il ticket ha l’importo dell’intera prestazione mentre dovrebbe essere un contributo proporzionale della stessa? In questa maniera, a tutti gli effetti, il cittadino si trova in un regime di sanità privata; conviene scegliere le prestazioni private perché meno care, i centri convenzionati guadagnano sia dalla convenzione che dalle prestazioni private e il cittadino che paga le tasse anche per avere un’assistenza sanitaria pubblica, è come al solito gabbato. Gli enti preposti del nostro territorio ci diano, cortesemente, delle spiegazioni in merito, perché diventa difficile, credere a chi in campagna elettorale sbandiera il vessillo della Sanità come un’ariete per farsi, successivamente e  bellamente, gli affari propri.

 
Fausta Dal Monte

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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