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La gravidanza è un evento che comporta notevoli cambiamenti dell’equilibrio biologico della donna. In particolare, l’Agopuntura può risultare utile per le diverse affezioni o disturbi che possono occorrere in gravidanza e nel periodo immediatamente successivo. La Medicina Cinese considera l’organismo umano come un insieme di flussi energetici, che circolano dappertutto nel corpo, percorrendo vie che sono veri e propri canali in cui scorre l’energia e sono chiamati Meridiani. Sui Meridiani, già dall’antichità, sono stati individuati dei punti, agendo sui quali, è possibile influenzare i flussi energetici dell’organismo. Un disturbo che affligge molte donne, specialmente al I trimestre, è la nausea ed il vomito che, nella maggior parte dei casi, insorgono al mattino (da cui la denominazione degli inglesi “morning sickness”). Talvolta possono essere talmente rilevanti da portare all’ospedalizzazione. L’utilizzo dell’Agopuntura si è rivelato un’ottima risorsa per attenuare questi sintomi. Viene utilizzata la stimolazione di un punto sul polso, utile anche per trattare la nausea di chi soffre il “mal di mare” o il “mal d’auto”, a cui si può associare la puntura di altri punti situati al di sopra della zona dello stomaco e nelle gambe. Le donne in gravidanza possono andare incontro anche a disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, per esempio a lombalgia, correlata anche al modificarsi della postura che le donne assumono per l’accrescersi dell’utero o per l’alterato carico, dovuto al soprappeso cui incorre talvolta la gravida, la cervicalgia e i dolori dell’anca. Anche in questi casi, l’Agopuntura attenua le infiammazioni e i conseguenti dolori, tenendo conto che, in gravidanza, è assolutamente controindicato l’utilizzo della stragrande maggioranza dei farmaci antidolorifici e antinfiammatori. È stato inoltre dimostrato come l’Agopuntura possa modificare la posizione del feto quando si trova in posizione podalica, permettendo lo svolgimento del parto per via naturale, evento di grande soddisfazione per la maggior parte delle madri che riescono così a vivere pienamente il momento del parto. La particolarità di questo trattamento con Agopuntura consiste nel fatto che si utilizzano solo due punti. Il trattamento è standardizzato, uguale per tutte le gravide, va iniziato tra la 32° e la 34° settimana di gestazione ed effettuato con sedute ogni 2-3 giorni per due settimane. Si può fare un tentativo anche in epoca gestazionale più avanzata ma con minori probabilità di rivolgimento del feto. La ricerca che ha reso nota questa metodica al mondo scientifico è lo studio pubblicato sulla rivista “Journal of American Medical Association” (JAMA) nel 1999, eseguito da Cardini e Weixin in donne cinesi. Tale studio mostrava una percentuale di successo del 74,5%. La comprovata attività antidolorifica dell’Agopuntura può inoltre essere utilizzata anche nel corso del travaglio di parto per attenuare il dolore delle contrazioni uterine. Inoltre, l’Agopuntura si è dimostrata efficace nel favorire la dilatazione del collo dell’utero e quindi ridurre la durata del travaglio stesso. Un ultimo utilizzo dell’Agopuntura post gravidanza è la possibilità di aumentare la produzione di latte nelle puerpere con deficit di lattazione. Anche in questo caso, con una metodologia semplice e a basso costo, è possibile supportare la lattazione materna, che è fonte di gratificazione e di intimo legame fra la madre e il bambino.

Dott.ssa Giuseppina Di Stefano
Medico Chirurgo Specialista in
Medicina Fisica e Riabilitazione
Indirizzo Riabilitazione Neurologica
Medico Agopuntore
Master Universitario di II Livello
in Psico-Neuro Endocrino-Immunologia

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