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gualeni-marioNon è vero che una società per azioni internazionale debba a tutti i costi essere svincolata dal territorio e non è vero che debba perdere il carattere familiare, nell’accezione positiva del termine; ne è la prova la Kimono spa. Nonostante la crisi, nonostante il dissesto c’è ancora speranza per le aziende alessandrine, da sempre caratterizzate da laboriosità e fatica. Nata nel lontano 1955 come falegnameria pura, in 60 anni si è evoluta e differenziata. Il suo nome Kimono, lo deve a un rivestimento di finta stampa su legno che la famiglia Gualeni incominciò ad importare all’inizio dell’attività e sul cui dubbio rendimento estetico scherza, oggi, uno degli eredi, Mario Gualeni. Legname, rivestimenti da tutto il mondo, Kimono è un’azienda che non ha mai prodotto ma soltanto commercializzato e che ha saputo intuire, prevedere ed anticipare il mercato.
“Per esempio, – dice Mario Gualeni – grazie ad un manager francese che abbiamo avuto in azienda, intuimmo che il nostro mercato di riferimento doveva essere quello del bricolage quando in Italia ancora non esisteva e così cominciammo ad andare sulla grande distribuzione fino a diventare i fornitori di Leroy Merlin, Brico center, Self, Bricoio ancora oggi e in tutta Italia”.

E i prodotti finiti?
Non abbiamo mai pensato all’arredamento ma abbiamo creato negli anni ’80 il settore porte d’interni e devo dire con un discreto successo. Ad oggi la Kimono spa e la Kimono porte hanno 50 dipendenti.
E la crisi?
La crisi si sente e bisogna diversificare; il nostro mercato è retto dall’80% dalla grande distribuzione; certamente la crisi edilizia ha avuto il suo effetto e sempre di più ci rivolgiamo ai privati e ai piccoli rivenditori, aspettando tempi migliori, ma affrontiamo la crisi con la diversificazione.

Cioè? Qual è la vostra ricetta?
Ampliare la gamma e offrire prodotti sempre nuovi e diversi. Presto Kimono porte non sarà soltanto legno ma inizieremo con la ceramica con proposte innovative per i pavimenti.

Qual è il suo rapporto con il legno?
Il legno è una materia prima e come tale ce ne sarà sempre bisogno.

Ma a casa sua il legno è predominante?
Assolutamente sì, é innanzitutto una passione, non avrei potuto fare null’altro di diverso che occuparmi, nella vita, di legno.

Il valore aggiunto di questa azienda è proprio il carattere familiare che si respira negli ambienti e parlando con Mario Gualeni e forse è ciò che fa la differenza anche in tempi di crisi.

Fausta Dal Monte

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