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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del comune di Novi Ligure:

“È stata prorogata integralmente fino al 31 dicembre 2014, l’ordinanza sindacale voluta dall’Amministrazione comunale per regolamentare la “movida” nel centro cittadino.

Sono diverse le disposizioni contenute nel provvedimento, a cominciare dall’apertura e dalla chiusura di pubblici esercizi, circoli privati di somministrazione e negozi di prodotti alimentari. Gli orari da osservare sono i seguenti: dalla domenica al mercoledì apertura ore 6.00 e chiusura ore 01.00 del giorno successivo; giovedì, venerdì, sabato e prefestivi apertura ore 6.00 e chiusura ore 02.00 del giorno successivo.
L’ordinanza, inoltre, prevede il divieto per negozi, circoli e attività artigianali di vendere superalcolici per asporto dalle ore 19,00 alle ore 01,00 del giorno successivo nei giorni da domenica a mercoledì e dalle ore 19.00 alle ore 02.00, del giorno successivo, nei giorni di giovedì, venerdì, sabato e prefestivi.
I pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.) non potranno invece vendere per asporto bevande alcoliche in contenitori di vetro dalle ore 19,00 alle ore 01,00 del giorno successivo nei giorni da domenica a mercoledì e dalle ore 19.00 alle ore 02.00, del giorno successivo, nei giorni di giovedì, venerdì, sabato e prefestivi. Tale vendita è consentita solo all’interno dei locali e dei relativi plateatici esterni, se autorizzati.
Infine, entro un’ora dalla chiusura, i gestori degli esercizi sono tenuti ad asportare e conferire negli appositi raccoglitori i residui delle consumazioni dal suolo pubblico nel raggio di 20 metri dalla soglia o dal perimetro delle pertinenze e a ricoverare i contenitori per la raccolta all’interno dell’esercizio.

È importante precisare che le norme si applicano all’interno della zona denominata “distretto urbanizzazione 1”, che risulta quella il cui perimetro esterno, non incluso nelle limitazioni previste dall’ordinanza, è individuato dalle seguenti vie: corso Romualdo Marenco, piazza XX Settembre, via Istituto Oneto, corso Piave.
Le violazioni prevedono l’applicazione di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 500 euro; in caso di recidiva, il Sindaco disporrà la chiusura dell’esercizio per tre giorni.”

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