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L’odierno Consiglio Comunale, dalla durata notevole (è iniziato alle nove ed è finito quattro ore dopo), ha affrontato una serie di questioni diverse, per la maggior parte già trattate dalle Commissioni consiliari.

Aggiornamento dei regolamenti IMU e TASI vigenti (approvato)

L’Assessore al Bilancio, Giorgio Abonante, ha brevemente relazionato sulle modifiche apportate ai regolamenti delle componenti della IUC (Imposta Unica Comunale), che rappresentano un “segnale per le persone colpite dagli eventi alluvionali”, quantificate in un centinaio di cittadini.

Tariffario impianti sportivi comunali e palestre scolastiche (approvato)

L’integrazione alla deliberazione del Consiglio Comunale n°7 del 22/1/2015, secondo il vicesindaco Giancarlo Cattaneo, ha l’obiettivo di “porre rimedio a una percepità disparità di trattamento nei confronti dei disabili” per quanto riguarda l’accesso alle strutture sportive presenti in città, come per esempio il campo scuola.
Piercarlo Fabbio (Forza Italia) ha riconosciuto la validità dell’intervento del vicesindaco, che non ha cambiato le tariffe, bensì ha aggiunto “nuove modalità”, soddisfacendo altre condizioni “rispetto a quelle che chiedevamo”.

Piano strategico 2015-2018 del Gruppo AMAG (approvato)

Abonante ha preso nuovamente la parola per spiegare il senso dell’atto d’indirizzo relativo ai settori gas, rete idrica integrata e filiera dei rifiuti, espresso nella delibera del Consiglio Comunale del 25/7/2015. L’Assessore ha riconosciuto la bontà del piano elaborato da AMAG, recepito “così com’è”, ritenendo che fornisca una “fotografia” del mercato delle utilities pubbliche. In particolare, Abonante ha fatto riferimento a un mercato del gas “dinamico”, dove sono presenti attori di notevoli dimensioni, italiani e stranieri. Ciò obbliga l’AMAG a cercare nuovi partner per ampliare la propria potenza di fuoco, come nella futura gara per la gestione della rete gas. Inoltre, Abonante ha affermato che la scelta di adottare un sistema di teleriscaldamento non contrasta con gli interessi della grande partecipata cittadina.
L’esposizione dei dubbi delle opposizioni è partita dalle domande di Gheorghe Raica (Gruppo Misto), che si chiede come mai sia emerso in questi giorni un piano compilato a marzo (per approfondimenti, ha detto in precedenza Abonante) e quale sarà la posizione di AMAG riguardo al teleriscaldamento.
Roberto Sarti (Lega Nord) ha citato in apertura di intervento il consigliere Cesare Miraglia (assente), il quale in un’intervista aveva parlato di “commissariamento” delle partecipate da parte di Torino. Il riferimento al capoluogo regionale si fa più esplicito quando il consigliere della Lega ha parlato di IREN, multiutility operante tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna e “vicina al sindaco Fassino”. Lo scenario dipinto da Sarti non è positivo per AMAG: ribadito l’effetto negativo che il teleriscaldamento avrebbe sui progetti della partecipata, egli ha parlato delle difficoltà di Alegas (trend discendente del valore di produzione e riduzione di clienti dal 2013 al 2014), dell’illegittimità dell’esistenza di Ream (da chiudere secondo le disposizioni del decreto Madia) e dell’ombre giudiziarie che avvolgono Manutencoop (proponente un project management per elettricità, riscaldamento e manutenzione ordinaria in tutti gli edifici comunali).
Ciro Fiorentino (Federazione della Sinistra) apprezza la direzione intrapresa sulla filiera dei rifiuti, con la possibile acquisizione di ARAL dopo quella di AMIU da parte di AMAG (che sta compiendo la due diligence a proposito, ha precisato Abonante); non gli piace, invece, la decisione di andare avanti col teleriscaldamento, mossa che va a “creare forte disagio” nell’AMAG. Più che i presunti vantaggi economici e ambientali, a suo parere inesistenti, a dare fastidio a Fiorentino è stato il metodo con cui l’Amministrazione ha gestito la vicenda, con un’approvazione del progetto che ha bypassato il confronto in Consiglio Comunale.
Renzo Penna (Sinistra Ecologia e Libertà) ha condiviso l’appunto di Fiorentino sulla poca democraticità della scelta fatta dall’Amministrazione e ha puntato il dito, in particolare, sull’eccessiva durata della convenzione per la gestione del teleriscaldamento, fissata a sessant’anni.
Fabio Camillo (Partito Democratico) ha ritenuto giusto commentare un’affermazione di Sarti, il quale ha parlato di un’AMAG priva di risorse e abbandonata dalle banche: la partecipata, ha detto Camillo, è stata supportata da due istituti di credito (Unicredit e BPM ha fornito un prestito ammontante a 5 milioni, ndr) nell’acquisto di AMIU ed “è sana e forte”.
Domenico Di Filippo (Movimento 5 Stelle) vede nel piano strategico una serie di “buone intenzioni”, supportata, però, da scelte del Comune che le smentiscono, come il teleriscaldamento (il cui presunto risparmio del 10-12% corrisponde al taglio già previsto dell’IVA). Un altro aspetto che suscita dubbi per il consigliere dei 5 Stelle è il fatto che vi sia una legge regionale del 2012 che vieti l’assorbimento in un’unico soggetto delle funzioni di raccolta e smaltimento rifiuti, l’esito di un’eventuale acquisizione di ARAL da parte di AMAG Ambiente.
Piercarlo Fabbio ha sottolineato come, nel caso del teleriscaldamento, gli obiettivi siano posti al 2030, senza che ve ne siano alcuni intermedi, per cui è difficile comprendere la validità dell’operazione.

Adesione alla “Campagna Miseria Ladra” lanciata da Libera e Gruppo Abele per l’istituzione del reddito minimo di cittadinanza (approvata)

L’adesione del Comune all’iniziativa di Libera e Gruppo Abele per l’istituzione del reddito minimo di cittadinanza ha aperto un dibattito vivace sul tema tra i consiglieri comunali, sebbene sia propriamente di competenza del governo nazionale.
Da una parte, c’è la posizione favorevole dell’Assessore alla Coesione Sociale, Mauro Cattaneo, condivisa da Erik Barone (Partito Democratico), Roberto Massaro (PD), Domenico Di Filippo, Ciro Fiorentino e Renzo Penna. Tra le motivazioni addotte a supporto dell’adesione, sono state citate la presa d’atto dell’importanza del reddito di cittadinanza per dieci milioni di italiani che si sono avvicinati in questi anni alla soglia di povertà, la particolarità dell’Italia come unico paeso europeo insieme alla Grecia che non dispone di tale strumento, la necessità da parte delle istituzioni nazionali di prendersi carico del problema invece di lasciarlo in mano a quelle locali, spesso incapaci di agire per mancate risorse, e la protezione che uno strumento del genere può offrire dalle insidie delle organizzazioni criminali, in cerca di manodopera in preda alla disperazione per la crisi economica.
Dall’altra parte, spicca la voce critica di Roberto Sarti, il quale vede nel reddito di cittadinanza un mezzo per creare assistenzialismo, dannoso per lo sviluppo economico e per le risorse pubbliche. Sottolineata la curiosità del fatto che PD e M5S siano sulla stessa linea sul tema a livello locale, mentre ciò non avviene a livello nazionale, l’esponente della Lega Nord ha evocato il rischio che il reddito di cittadinanza si estenda anche ai recenti immigrati, facendo salire la cifra prevista per la copertura finanziaria di un provvedimento di questo tipo. Meglio sarebbe, a suo parere, impiegare un importo del genere per stimolare lo sviluppo dell’economia locale.

Avvio alla procedura di acquisizione di Strada della Stortigliona a Spinetta Marengo

Fabio Camillo ha presentato una mozione che ha l’obiettivo di dare il via all’acquisizione di Strada della Stortigliona da parte del Comune, dopo che una recente seduta commissariale ha fatto emergere la natura “vicinale” della detta arteria stradale.
L’invocazione delle 550 firme raccolte da cittadini per invitare all’azione per riparare la strada, citata da Camillo, è stata subito ripresa da Andrea Cammalleri (Movimento 5 Stelle), il quale ha presentato un emendamento che chiede sostanzialmente di separare la riparazione dalla lista di opere compensative previste dal Cociv in cambio della concessione dell’uso della cave per lo smarino del Terzo Valico (ne abbiamo parlato qui).
La proposta di emendamento non è stata approvata, mentre la mozione è stata approvata.

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