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Bellaria battuto 1-0, Ferrari che torna in campo e segna, tifosi che festeggiano, Di Masi che ringrazia tutti, Menegatti che  se ne va. Questa la sintesi di domenica 13 aprile, per la quale è stata preparata una maglietta celebrativa, ovviamente grigia, con i graffi della zampata dell’Orso sul davanti e la scritta “come godo”, con la data, sul retro. Un bel modo di festeggiare per l’Alessandria, che ormai aritmeticamente è fra le prime otto della classifica e quindi ammessa al prossimo, nuovo, torneo di terza serie, categorìa che sarà unica e divisa in 3 gironi da 20 squadre ciascuno. I romagnoli, ormai retrocessi, erano vittima sacrificale designata, ma la grande pressione della vigilia ha portato ansia nei giocatori grigi, che prima l’hanno presa alla leggera, poi hanno spinto ma senza trovare il gol. Era destino, però, che che lo segnasse Ferrari, la punta arrivata in estate con grandi propositi e subito rotto, un grave infortunio al ginocchio che lo ha bloccato sei mesi. Adesso c’è la seconda posizione in solitaria, e si può conservare fino alla fine se non ci si perde nei festeggiamenti. Questo vuole patron Di Masi, sceso in sala stampa a ringraziare tutti, a ‘godere’ con tutti, a brindare con i giornalisti, a salutare il ds Menegatti che andrà altrove, a ricordare il momento più difficile della stagione, dopo la sconfitta di Bassano, con l’esonero di Notaristefano, protagonista negativo della prima parte di stagione. Quanto a D’Angelo, il tecnico che ha raddrizzato la barca e ridato fiducia a giocatori depressi, sarà fra i 3-4 papabili per la prossima stagione, partendo in vantaggio per ciò che di buono ha fatto. Ora i verdetti del girone sono definitivi per molti: Bassano irraggiungibile primo, Alessandria, Renate e Monza promossi, Santarcangelo quasi, Bra, Bellaria, Castiglione e Pergolettese retrocessi; tutte  le altre squadre, chi più chi meno, sono ancora coinvolte in zona playoff, e avranno due settimane per recuperare le forze e tornare a giocarsi il ‘dentro-o-fuori’ dopo Pasqua, con tanti interessantissimi scontri diretti incrociati. Ah, dimenticavo: sulla maglietta celebrativa c’è anche una scaletta di obiettivi, che parte da una grossa ‘C’ con scritto FATTO. Poi, sopra, ci sono una B e una A…..sogni senza fine.  (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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