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Prosegue senza sosta l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alessandria che hanno controllato a tappeto le strade e i luoghi sensibili della città e dell’hinterland, in particolare Valenza e Solero, con una forte risposta soprattutto nel contrasto ai reati predatori e ai reati connessi alla circolazione stradale.
I risultati sono stati rilevanti con 6 arresti (si tratta di 5 persone perché una è stata arrestata due volte in due giorni) e 18 persone denunciate a piede libero:

1. In data 14 marzo 2014 i Carabinieri di Valenza procedevano all’arresto per furto aggravato e possesso di arnesi da scasso di Gervasi Giovanni 53enne, Gervasi Carmelo 47enne, e Gervasi Salvatore 27enne, tutti catanesi e pluripregiudicati, uno dei quali residente a Monza e gli altri due residenti in provincia di Catania, ma domiciliati a Monza. I tre venivano notati nel centro di Valenza dai militari della locale Stazione, che effettuavano un servizio predisposto per prevenire reati contro il patrimonio. In particolare, inizialmente notavano due persone a bordo di un’utilitaria che si guardavano intorno con fare sospetto e poi partivano in direzione di una piazza del centro città. Giunti in piazza caricavano un terzo uomo, che li raggiungeva con delle borse tra le mani. Accortisi di essere seguiti, aumentavano la velocità e si davano alla fuga per le vie cittadine. Il rapido intervento di altre 2 pattuglie dell’Arma consentiva di accerchiare e bloccare definitivamente l’auto dei fuggitivi, dalla quale nel frattempo erano state lanciate in corsa due borse. Recuperate le borse, si verificava che erano oggetto di un furto su un’auto e contenevano documenti e un orologio di valore. Veniva rintracciato il proprietario dell’auto su cui era stato compiuto il furto e si accertava che lo stesso è un commerciante di oggetti preziosi e viaggia per lavoro con campionari di oreficeria per tutto il nord Italia ed è molto probabile che lo stesso sia stato pedinato dai tre arrestati sin dalla propria abitazione di Milano con l’obiettivo di asportargli i campionari. Sull’auto degli arrestati venivano rinvenuti berretti tipo baseball, pettorine rifrangenti, guanti, forbici, cacciaviti, punteruoli, tenaglie, pinze, spadini per aprire le auto, numerosi cellulari, tutto sottoposto a sequestro. I tre sono stati trattenuti nella camere di sicurezza delle caserme dell’Arma in attesa della convalida e del rito direttissimo che ha portato alla loro condanna rispettivamente a 16, 11 e 10 mesi di reclusione; Gervasi Giovanni, visti i numerosi precedenti penali a carico, è stato ristretto presso il carcere Don Soria mentre gli altri due sono stati scarcerati con il divieto di dimora nella Provincia di Alessandria.

2. Sabato 15 marzo, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria arrestava una giovane rumena per tentato furto aggravato; la donna superava le casse di un esercizio commerciale di via Galimberti, dopo avere nascosto vestiti e prodotti di bellezza per un valore di oltre 100 euro dai quali aveva rimosso i sistemi antitaccheggio; il pronto intervento della pattuglia ha permesso di fermare e arrestare la donna che è stata successivamente posta agli arresti domiciliari in attesa della convalida e del rito direttissimo. La mattina di domenica 16 marzo, una pattuglia sempre dell’Aliquota Radiomobile controllava che la donna rispettasse l’obbligo di rimanere in casa, senza trovarla in abitazione; la donna, vistasi scoperta, dopo un po’ si presentava al pronto soccorso lamentando dei dolori addominali risultati pretestuosi perché è stato accertato che si era allontanata di casa già dalla sera prima senza alcuna autorizzazione; si procedeva ad un nuovo arresto per evasione e la donna veniva stavolta trattenuta nelle camere di sicurezza della caserma in attesa delle convalide e del rito direttissimo di questa mattina.

3. Nella notte del 14 marzo 2014, nel corso di un controllo stradale, in Corso Carlo Marx una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile fermava un macchina con alla guida un cittadino cinese; veniva accertato che l’auto era sprovvista della copertura assicurativa e veniva posta sotto sequestro; inoltre, da un controllo dei precedenti penali, veniva appurato che il cittadino cinese era ricercato perché doveva scontare una condanna di oltre 8 mesi per violazione delle norme sull’immigrazione e veniva pertanto arrestato.

4. In data 13 marzo 2014, per l’intero pomeriggio, 5 pattuglie in uniforme e 4 uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria, unitamente a 5 appartenenti alla Polizia Locale di Alessandria, procedevano a controllare i giardini pubblici antistanti la Stazione Ferroviaria e i giardini Pittaluga; il controllo, finalizzato al contrasto della criminalità predatoria e allo spaccio di sostanze stupefacenti, permetteva di bloccare rapidamente tutti coloro che potevano sembrare sospetti per la loro presenza sul posto; al termine dell’attività, venivano deferite in stato di libertà 5 persone, 4 delle quali cittadini marocchini e un senegalese, perché risultavano avere fatto ingresso ed essersi trattenute illegalmente sul territorio nazionale; per tutti sono state avviate le pratiche per l’espulsione dal territorio nazionale.

5. Un cittadino brasiliano è stato sorpreso dai militari della Stazione di Bosco Marengo nei pressi di Frugarolo, a bordo di un veicolo, sprovvisto del permesso di soggiorno e risultante non avere ottemperato ad un ordine di espulsione dal territorio italiano emesso dal Questore di Macerata; per lui la denuncia in stato di libertà e nuovo avvio della procedura di espulsione.

6. I carabinieri di Castellazzo Bormida hanno denunciato in stato di libertà una giovane per furto aggravato; gli accertamenti hanno permesso di verificare che la donna, corriere per una ditta di spedizioni, lasciava nel giardino di un’abitazione un pacco destinato ai residenti della casa; però la donna notava che un altro corriere aveva già lasciato un altro pacco sempre in quel giardino; decideva di raccogliere l’altro pacco agganciandolo e trascinandolo attraverso l’utilizzo di un’asta metallica che aveva nell’abitacolo del suo furgone, impossessandosi del pacco contenente prodotti cosmetici per un valore di 80 euro. La sua azione veniva registrata dalla telecamera della casa e i rapidi accertamenti dei militari hanno permesso di identificare la responsabile.

7. I carabinieri di Solero inseguivano e fermavano un’auto con targa francese con 3 persone sospette a bordo; da un controllo risultavano essere 3 giovani rumeni pluripregiudicati provenienti da un noto campo nomadi di Torino; nel corso delle perquisizioni personali e dell’auto venivano rinvenuti taglierini, cacciaviti, tenaglie, pinze, guanti in neoprene e 3 radio walkie talkie perfettamente funzionanti; i 3 sono stati denunciati per possesso ingiustificati di oggetti atti ad offendere e possesso di arnesi da scasso, ma probabilmente la pattuglia è riuscita a evitare che venisse compiuto un furto a uno dei tanti capannoni industriali presenti in zona.

8. Una cittadina rumena è stata denunciata dai Carabinieri di Felizzano perché sorpresa in quel territorio comunale nonostante avesse il divieto di ritorno per 3 anni.

9. Un cittadino italiano è stato denunciato dai militari dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria perché sorpreso in corso Acqui con una mazza da baseball riposta nel bagagliaio dell’auto; per lui la denuncia per possesso ingiustificato di un oggetto di cui è vietato il porto in maniera assoluta.

10. Tre cittadini italiani sono stati denunciati dai militari dell’Aliquota Radiomobile perché sorpresi nel quartiere Cristo quasi nell’atto di imbrattare il muro di cinta del deposito delle Ferrovie dello Stato, desistendo dall’intento solo alla vista della pattuglia; venivano sequestrate una ventina di bombolette spray, guanti in lattice e lo zainetto utilizzato per trasportare tutto il materiale.

11. I Carabinieri di Solero hanno fermato e denunciato una vera e propria “bomba stradale”; un cittadino rumeno, proveniente da un campo nomadi del torinese, è risultato sprovvisto di assicurazione e usare un tagliando assicurativo falso; l’uomo era anche sprovvisto di patente perché mai conseguita, non poteva tornare nel Comune di Solero per un periodo di 3 anni come disposto dal Questore, si rifiutava di effettuare il test alcoolimetrico; per lui la denuncia per falsità in scrittura privata, uso di atto falso, rifiuto dell’alcooltest, inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Solero e guida senza patente; ovviamente l’auto è stata sequestrata e il rumeno ha fatto rientro nel torinese con mezzi alternativi; l’attenta sorveglianza del territorio da parte della pattuglia ha permesso di prevenire ed evitare incidenti stradali anche gravi, causati da persone che non rispettano le norme minime relative alla circolazione stradale.

12. Nel corso di un servizio antiprostituzione sono state denunciate due donne per favoreggiamento della prostituzione ed esercizio di una casa di prostituzione; nel condominio attenzionato dai Carabinieri della Stazione Alessandria Principale, già da tempo giravano voci di quel via vai di uomini a tutte le ore e di rumori inequivocabili che provenivano dagli appartamenti; a seguito delle numerose segnalazioni venivano predisposti mirati servizi di osservazione e controllo nei pressi del luogo segnalato ed effettivamente molte sono state le persone notate, esclusivamente uomini, che accedevano alle abitazioni individuate e che venivano bloccate e controllate all’uscita; tutti confessavano di avere fatto ricorso a prestazioni sessuali nei due appartamenti con le 3 donne presenti, 2 thailandesi e una rumena, che contattavano attraverso utenze cellulari rilevate da alcuni annunci on-line; dinanzi alle ormai chiare prove raccolte, i Carabinieri decidevano di accedere negli alloggi dove identificavano le 3 donne, 2 in un appartamento e una in un altro appartamento, sequestrando ben 11 telefoni cellulari e denaro; le indagini hanno permesso di chiarire che una thailandese favoriva l’esercizio della prostituzione della seconda donna thailandese mentre la rumena gestiva per conto proprio una casa d’appuntamenti; inoltre, l’attività era particolarmente fiorente visto che, anche in presenza dei militari, i telefoni continuavano a squillare con continuità e insistenza; le donne erano in affitto e i proprietari di casa sono risultati del tutto estranei alla vicenda.

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