dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione, emesso a seguito di sospensione della detenzione domiciliare, Loris Mazzaro, di 46 anni, pluripregiudicato domiciliato a Valenza. L’uomo, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare disposta dal Tribunale di Sorveglianza, doveva scontare la pena residua per una condanna inflittagli per la violazione degli obblighi a lui imposti con la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, fatti accaduti in provincia di Torino nel 2013. Per tale motivo, gli era stato imposto dal Magistrato di Sorveglianza di Torino di rispettare una serie di prescrizioni. L’uomo però il 17 maggio si era allontanato con un pretesto dalla propria abitazione negli orari in cui doveva invece permanere in casa e, da un controllo effettuato dai militari di Valenza, veniva accertato che l’assenza del Mazzaro non era in alcun modo giustificata perché quanto aveva dato delle spiegazioni non rispondenti alla realtà. Per tale mancanza veniva segnalato al Magistrato di Sorveglianza che gli aveva dettato le prescrizioni sul comportamento da tenere durante il periodo di detenzione domiciliare. La condotta tenuta dell’uomo portava il Magistrato di Sorveglianza a decidere per la sospensione della misura perché il suo comportamento era incompatibile con la prosecuzione della stessa e, per tale motivo, veniva prelevato dalla sua abitazione e accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta per l’espiazione della pena residua.

I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo, in collaborazione con quelli del Nucleo Operativo di Alessandria e delle Stazioni di San Salvatore, Castellazzo Bormida e Bosco Marengo hanno denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti un cittadino marocchino di 35 anni, pregiudicato, domiciliato in provincia di Alessandria, clandestino e già colpito da decreto di espulsione del Prefetto di Bergamo. I militari del Cristo avevano avuto notizia di un’intensa attività di spaccio di stupefacenti in alcune località della campagna alessandrina svolta da parte di alcuni nordafricani i quali, approfittando del fatto che tali luoghi sono isolati e difficili da controllare, avevano creato la loro base di spaccio in alcuni cascinali abbandonati. Si sapeva che erano molto organizzati perché davano gli appuntamenti all’ultimo momento e solo dopo avere controllato il luogo dove vendevano eroina e cocaina a tossicodipendenti di Alessandria, Acqui Terme e Novi Ligure. Quindi, i giorni scorsi i militari si appostavano in borghese nei pressi di una cascina sita nel comune di Predosa in attesa che arrivassero le persone di cui avevano una descrizione abbastanza precisa. Sul posto i militari avevano modo di notare la presenza di numerosi tossicodipendenti cosa questa che confermava il probabile arrivo degli spacciatori, i quali infatti giungevano poco dopo le 14.00. Da un’auto scendevano due uomini corrispondenti alla descrizione che avevano, i quali si dirigevano verso il cascinale e, in quel frangente, i militari intervenivano per bloccarli. Uno di loro veniva bloccato all’interno di un fossato mentre cercava di scappare, invece l’altro riusciva a risalire il fossato e a raggiungere l’autostrada A26 che attraversava di corsa incurante delle auto che sfrecciavano. A quel punto l’inseguimento veniva interrotto e l’attenzione si focalizzava sull’uomo fermato. L’uomo veniva trovato in possesso di un sacchetto contenente materiale da confezionamento che emanava un fortissimo odore di stupefacenti. Per tale motivo i militari decidevano di perquisire la casa del 35enne, sita nei pressi di Novi Ligure, dove veniva rinvenuta e sequestrata la somma di 5.200 euro in banconote di vario taglio, somma decisamente non commisurata alle possibilità economiche dell’uomo che non svolge alcuna attività lavorativa. I soldi e il materiale da confezionamento venivano sequestrati e sul posto venivano fermati diversi tossicodipendenti che confermavano ai militari che si stavano recando proprio dai due nordafricani per acquistare delle dosi di stupefacenti. Per tale motivo il 35enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre sono in corso le indagini per identificare l’altro uomo datosi alla fuga.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria nella notte del 1° giugno hanno sventato un furto in via Teresa Michel, nell’area attrezzata per camper sita nei pressi del cimitero. Alle 03.00 circa la pattuglia transitava a bassa velocità nella via e i militari sentivano un rumore metallico giungere dalle vicinanze di un camper fermo nel parcheggio. Quando i militari si avvicinavano con l’auto, notavano un uomo accovacciato dietro il camper che tentava di nascondersi, ma che appena capiva di essere stato visto fuggiva a piedi lanciandosi nella boscaglia che è presente tra via Teresa Michel e il campo di aviazione. Veniva inseguito qualche metro, ma poi faceva perdere le tracce all’interno della folta vegetazione. Insieme ad altre pattuglie intervenute, l’uomo veniva cercato nella zona senza esito, mentre nei pressi del camper dove era stato visto venivano rinvenuti una bicicletta, un piede di porco e un pugnale di circa trenta centimetri che l’uomo aveva abbandonato e che venivano sequestrati. I militari contattavano gli occupanti del camper fermo nell’area di sosta venendo a sapere che anche loro si erano svegliati sentendo quel rumore metallico, ma dal controllo del veicolo non erano presenti segni di forzatura sulle serrature. Molto probabilmente il ladro stava per entrare in azione nel momento in cui passava la pattuglia e il forte rumore metallico era stato provocato mentre tentava di disfarsi del piede di porco. Il tempestivo intervento dei militari ha permesso quindi di sventare un furto sul mezzo anche se non si può escludere che l’uomo fosse intenzionato a compiere una rapina nei confronti degli occupanti del veicolo visto che era armato di un grosso pugnale.

I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza una cittadina italiana di 43 anni, residente in provincia di Asti, con precedenti di polizia. La donna veniva fermato alla guida della propria auto alle 03.00 circa del 1° giugno in frazione Astuti perché manteneva una condotta di guida irregolare. I militari fermavano l’auto e accertavano che la conducente aveva sicuramente alzato il gomito viste le sue condizioni fisiche, motivo per cui veniva sottoposta al test dell’etilometro che evidenziava un valore di oltre 1,40 g/l. Veniva quindi denunciata all’Autorità Giudiziaria, la sua patente di guida veniva immediatamente ritirata mentre l’auto veniva affidata a persona in grado di guidare.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x