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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per furto aggravato un cittadino rumeno di 52 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio, residente in provincia di Alessandria. Alle 10.30 del 10 maggio la gazzella interveniva presso il supermercato Galassia di via Casalbagliano perché il personale di vigilanza aveva fermato dopo le casse una persona che tentava di allontanarsi senza pagare della merce. Giunti sul posto, i militari verificavano che l’addetto alla vigilanza aveva visto il 52enne entrare nell’esercizio commerciale e girare con fare sospetto tra gli scaffali dove prelevava della merce che nascondeva sotto un voluminoso giubbotto. Dopo che il ladro aveva terminato il suo giro, oltrepassava le casse pagando solo poche cose, ma veniva fermato dall’addetto alla vigilanza che gli chiedeva di restituire quanto rubato. Veniva quindi richiesto l’intervento di una pattuglia i cui militari accertavano che il 52enne aveva rubato prodotti di bellezza per un valore di circa 114 euro i quali venivano restituiti al responsabile dell’esercizio commerciale, mentre l’uomo veniva perquisito e, per i militari era una sorpresa scoprire che sotto il giubbotto indossava due magliette tecniche molto aderenti al corpo e, quindi, strumento ideale per occultare la merce rubata nel supermercato. A quel punto venivano sequestrate le due magliette molto aderenti utilizzate per commettere il reato e l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri della Stazione di San Salvatore Monferrato hanno denunciato per furto aggravato in abitazione perché commesso nei confronti di un anziano e con destrezza due cittadini italiani, un uomo di 24 anni e una donna di 43 anni, entrambi pluripregiudicati anche per reati specifici e residenti in provincia di Asti. Ai primi di aprile di quest’anno i due si presentavano nell’abitazione di un 80enne di Castelletto Monferrato dicendo alla vittima di essere dei tecnici dell’acquedotto del Monferrato che dovevano eseguire dei controlli. I due avevano un oggetto tra le mani che poteva sembrare un rilevatore per eseguire delle verifiche e facevano credere all’uomo che doveva aprire la cassaforte per spostare i preziosi contenuti in modo che non venissero danneggiati. I due però, approfittando della distrazione dell’uomo che aveva preso tutti i preziosi dalla cassaforte, si impossessavano dei gioielli e scappavano dalla casa a bordo di un’auto. Alla vittima a quel punto non restava altro che presentare la denuncia ai carabinieri del posto e forniva una descrizione dei due ladri. I militari mostravano all’uomo numerose fotografie di persone con precedenti penali specifici per furti di questo genere, comprese quelle della 43enne e del 24enne. L’uomo riconosceva come i due autori del furto proprio questi due che venivano quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto con destrezza.

I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per ricettazione un cittadino italiano di 36 anni, pregiudicato, attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a seguito di un suo recente arresto per detenzione illegale di arma. L’uomo era stato individuato come l’autore di un furto in abitazione e per questo motivo i militari di Spinetta Marengo avevano chiesto al Pubblico Ministero un decreto di perquisizione domiciliare per la sua abitazione che una volta concesso veniva eseguito permettendo di trovare nella casa, oltre all’arma per la quale veniva arrestato, anche diverso materiale di probabile provenienza furtiva, ovvero prodotti di cartoleria, cibi e accessori per animali, prodotti di bellezza, due finte telecamere nuove, due radio portatili, una macchina fotografica dei quali l’uomo, disoccupato, non sapeva giustificare il possesso. Dagli accertamenti successivamente eseguiti, i militari sono riusciti a risalire alla provenienza delle due finte telecamere che erano state rubate presso il supermercato In’s di Spinetta Marengo mentre cibi e accessori per animali erano stati rubati presso il negozio Gardenville sempre di Spinetta Marengo. Per tale motivo l’uomo veniva denunciato per ricettazione per il possesso di prodotti che provenivano dai due furti.

I Carabinieri della Stazione di Alessandria Cristo hanno denunciato per furto aggravato di gas un cittadino italiano di 33 anni, con precedenti di polizia. La pattuglia dell’Arma interveniva su richiesta di personale tecnico dell’AMAG presso un’abitazione del quartiere Cristo occupata dall’uomo in quanto, a seguito di un controllo di routine, era stata notata la manomissione dei sigilli di piombatura del contatore del gas. Durante il sopralluogo si accertava che l’uomo, dopo che la società aveva sospeso la fornitura di gas per morosità già dall’ottobre 2014, non aveva alcun contratto di fornitura gas e aveva manomesso il contatore eliminando il sigillo di chiusura al fine di prelevare indebitamente il gas. La verifica dei tecnici permetteva di accertare una sottrazione di gas di oltre 930 metri cubi per un danno alla società di oltre 840 euro. A quel punto i tecnici procedevano a rimuovere il contatore e installare una staffa di sicurezza e l’uomo invece veniva denunciato all’Autorità giudiziaria per furto aggravato.

I Carabinieri della Stazione di Solero alle 23.20 del giorno 11 maggio nella frazione Astuti di Alessandria notavano un furgone vecchio modello che si muoveva con direzione di marcia verso Asti. Il conducente, visti i carabinieri alle spalle, girava in una strada laterale a velocità sostenuta e i militari, insospettiti dalla manovra improvvisa, seguivano il furgone tentando di fermarlo. Il furgone però aumentava la velocità sempre tallonato dalla pattuglia e imboccava altre strade di campagna, giungendo alla fine in alcune strade sterrate e infangate a causa delle forti piogge. La macchina dei militari rimaneva impantanata nel fango mentre i due a bordo del veicolo in fuga riuscivano a fare ancora un breve tratto prendendo un piccolo vantaggio che gli consentiva di scendere dal mezzo e di scappare nel buio in direzione della vicina autostrada, scavalcandone il guard rail e facendo perdere le loro tracce. Venivano inviate in zona altre pattuglie, ma ormai i due si erano dileguati. Dall’ispezione del mezzo abbandonato i militari notavano che il finestrino lato guida era infranto, il quadro di accensione era divelto e i cavi elettrici erano stati collegati per metterlo in moto. Capito che il furgone era stato appena rubato, veniva posto sotto sequestro per l’esecuzione dei rilievi di rito al fine di individuare i due autori del furto.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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