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Soddisfazione dei produttori alessandrini e successo dei vini locali nella fiera più importante di Italia

Bilancio positivo da parte delle aziende partecipanti al Vinitaly a Verona, edizione 2015 inaugurata lo scorso 22 marzo e in chiusura mercoledì 25.

A promuovere la propria attività ed espandere il business non potevano mancare i produttori della provincia di Alessandria associati Cia, in fiera con i loro prodotti.

Sono stati: I Pola, Tenuta San Pietro di Tassarolo, Il Castello di Tassarolo‎ di Massimiliana Spinola, I vini di Ca’ da Meo di Magda Pedrini, Cascina La Montagnola di Donatella Giannotti‎, Castellari Bergaglio, Fratelli Facchino, Franco Ivaldi, La Ghibellina di Galli Marina.

Commenta Alessandro Bonelli, presidente zonale Cia di Acqui terme e produttore de “I Pola”: “Il Vinitaly è sempre un momento importante per le aziende, e quest’anno c’è stata una buona affluenza da tutti i Paesi del mondo. I vini del nostro territorio hanno riscosso interesse da parte degli importatori, Barbera e Dolcetto, ma in particolare l’Albarossa, un prodotto di nicchia che gli americani hanno trovato molto accattivante, per noi è un ottimo biglietto da visita”.

Soddisfazione anche per Alessandro Rivetto de “I Pola” di Cremolino, che racconta:

Il Vinitaly per la nostra azienda ha rappresentato il consolidamento del lavoro di tutto un anno, attraverso l’incontro con partner italiani e stranieri, sia conosciuti che di nuova acquisizione, soprattutto americani. Insieme ai vini delle Langhe, per la nostra azienda il successo maggiore è stato, comunque, riscontrato per il Barbera del Monferrato e per il Moscato d’Asti, che si sono affermati su mercati nuovi”.

Bisognerà attendere un po’ di tempo per capire concretamente i risultati dell’impegno in fiera, ma siamo fiduciosi anche per i nuovi canali aperti”- spiega Donatella Giannotti, titolare di “Cascina La Montagnola”: “. L’affluenza è stata buona e mediamente preparata; molta la partecipazione di giovani curiosi. La nostra azienda ha incontrato clienti e fornitori coi quali ha già avviato delle relazioni, anche dall’estero, che costituisce la metà dei nostri affari. Il Giappone si è dimostrato molto sensibile ai nostri prodotti. L’America e la Svizzera, oltre che Inghilterra e Belgio, hanno completato il quadro dei nostri rapporti in fiera. Il discorso del Timorasso funziona: anche se una piccola realtà di imprenditori non molto noti, si comincia ad aprire il mercato su fronti nuovi. Una cosa molto positiva che abbiamo notato – conclude Donatella Giannotti – è stato lo spirito di collaborazione con altri produttori del Monferrato e della provincia di Alessandria: finalmente siamo riusciti a sentirci davvero un gruppo e a fare rete, segnalandoci l’un l’altro a esportatori e clienti”.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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