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La conoscenza è la miglior prevenzione per evitare i pregiudizi. Conoscere fatti che non vengono comunicati dai media per mancanza di tempo e approfondimento

Boko Haram finanziato dalla Banca Centrale della Nigeria in un clima di collusione e corruzione

NigeriaCrediamo fermamente che la conoscenza sia la miglior prevenzione per evitare i pregiudizi che, alimentandosi, generano discriminazione, violenza e, nei peggiori casi della storia, morte.
Per questo motivo abbiamo chiesto a Vincent Obikezie, il rifugiato di cui abbiamo parlato nello scorso numero, di scrivere un articolo sulla situazione della Nigeria. Lo scopo è quello di far conoscere fatti e realtà che non vengono comunicati e rompere quell’unico punto di vista che viene trasmesso dai media, non tanto per cattiva fede ma per mancanza di tempo e approfondimento.

La Nigeria è nota come il gigante dell’Africa per i 174 milioni di abitanti, il maggior numero di giacimenti di petrolio e gas del continente. Le etnie sono numerose e la popolazione è divisa tra cristiani e musulmani, questi ultimi rappresentano la maggioranza. È in corso una guerra fratricida e il terrorismo di Boko Haram è sostenuto dall’interno e dall’esterno del Paese. C’è una volontà di collasso della nazione per interessi sulle risorse e per il guadagno che alcuni vertici avrebbero nel sistema di corruzione. Prima che Boko Haram rapisse le ragazze di Chibok, il governo sapeva da tempo che la foresta Sambisa era il covo dei terroristi ma non è mai intervenuta, i mezzi militari del gruppo di Boko Haram passano ovunque e non ci sono posti di blocco per loro né controlli. Una grossa cifra di danaro per Boko Haram è transitata dalla Banca Centrale della Nigeria (CBN) come un contratto di pagamento legittimo mentre la banca, senza l’autorizzazione del Governo, del Ministro delle Finanze e del Ragioniere Generale della Federazione, non può assegnare fondi monetari. La popolazione sa che dietro i terroristi ci sono il governo stesso e i vertici militari. Il capo di Boko Haram, Abubakar Shekau, ha acquistato numerosi carri armati, blindati e ogni tipo di armi; ogni settimana decine di giovani nigeriani, che fanno parte dei militari, provano a lasciare l’esercito perché altrimenti sanno di essere sacrificati in questo meccanismo di corruzione e collusione tra vertici militari e gruppo terrorista. Ci sono video che fanno vedere come l’esercito stesso lasci incustoditi depositi di armi che poi vengono presi, in accordo, dal gruppo di Boko Haram. L’instabilità e il clima di terrore favoriscono il potere dei vertici e la sua conseguente corruzione: vengono fomentate le divisioni razziali e religiose e noi nigeriani ci ammazziamo fra di noi facendo il gioco di chi vuole prendere il potere della nazione. In Nigeria, va ricordato, è molto forte la divisione tra nord e sud e anche se alle ultime elezioni è stato eletto un rappresentate del sud come presidente, quasi tutte le posizioni strategiche sono, invece, occupate da uomini del nord che vogliono tornare al potere. L’80% dei terreni con petrolio è di uomini del nord, qui c’è la maggioranza di politici, militari, membri della polizia in pensione. Il presidente della Corte Suprema, della Corte d’Appello, il Consigliere per la Sicurezza generale, il Capo della difesa, il vice Presidente sono tutti del nord e anche i terroristi di Boko Haram.
Lagos,_Nigeria_57991La Nigeria ha terra fertile, giacimenti, risorse, è uno dei Paesi più ricchi dell’Africa e continua a non essere in grado di fornire ai suoi cittadini adeguata assistenza sanitaria, educazione scolastica per tutti, infrastrutture; impera la crescita della ricchezza senza lavoro, del piacere senza coscienza, del culto senza sacrificio e della politica senza principi. Iniziamo come cittadini a non farci più manipolare da chi è più in alto, amiamoci e viviamo in pace, dimentichiamoci del tribalismo, della religione e delle razze e aiutiamoci l’un l’altro. Dio ha benedetto la Nigeria con la ricchezza della terra e del sottosuolo, noi dopo 54 anni dall’indipendenza non siamo riusciti a fare nulla per lo sviluppo della nostra gente, i nostri leader si sono appropriati delle risorse per sviluppare altri Paesi, per esempio, la più grande industria del cemento di tutto il continente è in Senegal ma è di proprietà di un nigeriano, così come le raffinerie di petrolio in Uganda sono proprietà di un altro nigeriano.

Vincent Obikezie – Fausta Dal Monte

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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