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Passato e presente degli aborigeni

Insieme a koala e canguri, il boomerang è uno dei simboli australiani per eccellenza. Pensato per la caccia o come strumento di guerra, deve la sua orgine agli aborigeni. E proprio come il boomerang, gli aborigeni sono ancora presenti in Australia. Stanziatisi qui prima dell’arrivo dei colonizzatori, i loro stili di vita e tradizioni culturali variavano a seconda della regione. Analogamente al Sudamerica, il combinarsi di nuove malattie introdotte dai conquistatori europei, perdita di terra e gravi violenze, furono un mix letale per gli aborigeni. La popolazione si ritrovò decimata tra XIX e XX secolo. Nemmeno l’indipendenza dell’Australia dal Regno Unito cambiò di molto la loro condizione sociale; soltanto nel 1967 c’è stato un effettivo passo in avanti con un referendum che permetteva ai nativi australiani di votare ed al governo di emanare leggi per gli stessi nativi. Al giorno d’oggi, molti aborigeni vivono ai margini delle città, oppure in comunità indipendenti dell’entroterra. Altri si sono integrati perfettamente in società, come la tennista Evonne Goolagong, vincitrice di sette titoli del Grande Slam, o David Hudson, musicista di fama mondiale. Per confrontarsi con un tema sempre attuale, cioè per capire quali siano i pro ed i contro del progresso, c’è da segnalare un interessante rapporto del Survival International, movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni: pensate, si stima che gli aborigeni che abitano nelle loro terre ancestrali vivano 10 anni di più rispetto a quelli nelle comunità di reinsediamento.

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Squali, coccodrilli e laghi rosa

australia-lago-rosaSe pianificate un viaggio in Australia, sappiate che tra una visita al monte Uluru, il road-tour sulle coste e tappe nelle città principali, potreste incappare in proposte strane e curiose. Passando per Darwin, ad esempio, capita di leggere volantini che invitano a nutrire saltellanti coccodrilli. Alcune agenzie organizzano gite in barche da cui si sporgono canne da pesca sul fiume, attirando i coccodrilli che, consapevoli della presenza dell’uomo, si esibiscono in balzi fuori dall’acqua per assicurarsi il cibo. Per chi è in cerca di adrenalina, c’è lo shark cage diving: dopo aver indossato muta e bombole d’ossigeno, verrete calati in acqua all’interno di una gabbia, in attesa di avvistare gli squali. Se non vi sentite pronti, potrebbe piacervi la tranquilla passeggiata in groppa ad un cammello. Perfetti per resistere al caldo intenso, i cammelli sono compagni di viaggio perfetti nell’outback australiano, da cui partono e arrivano molti dei treks. Oppure perchè non affittare una jeep per visitare la sabbiosa isola di Fraser Island, quasi totalmente priva di strade asfaltate e raggiungibile solo con traghetti o voli charter? Potrete anche ammirare i dingo, canidi selvatici che è molto comune avvistare sull’isola. E se volete davvero stupirvi, nella Western Australia c’è qualcosa che vale la pena vedere. Si tratta del Pink Lake, un lago che a seconda delle condizioni può diventare di colore rosa. La causa del fenomeno è un’alga che, riscontrando una certa temperatura e situazioni di luce particolari, rilascia così il pigmento.

a cura  di Ilaria Zanazzo

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