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Fine del girone di andata e Alessandria campione d’inverno, imbattuta, con 47 punti, miglior attacco (39), miglior difesa (12), un vantaggio di 8 lunghezze sulla Cremonese e di 11 sul Livorno.
Il burbero Piero Braglia non è soddisfatto né si monta la testa o si illude: “Non abbiamo fatto una gran partita. Siamo stati molto arruffoni, mentre loro sono stati bravi a difendere… ora però inizia un altro campionato. Perchè i campionati non si vincono a dicembre, ma verso marzo o aprile… E noi speriamo di arrivarci bene. Nelle prime sette partite del girone di ritorno incontreremo tutte le squadre migliori, dovremo essere bravi a dimostrare quanto fatto finora. Saremo vigili e, se sarà il caso, cambieremo. Io non mi innamoro dei numeri o della squadra”. Chiaro, limpido, senza peli sulla lingua né retro-pensieri.
Tradotto suona più o meno così: ‘bene fin qui, ma bisogna confermarsi, se serve anche intervenendo sul mercato, senza garanzie per i giocatori’.
Tutto sommato, credo sia il pensiero della società, più che mai decisa a vincere questo torneo andando diretta in serie B.

LA PARTITA. E’ stata bella, intensa, divertente, con due squadre che volevano superarsi.
Il fondo sintetico del ‘Mannucci’, dove già l’Alessandria vinse 4-1 col Tuttocuoio, ha penalizzato un po’ la superiore tecnica dei giocatori mandrogni, favorendo la velocità e l’aggressività dei granata, trascinati dall’indiavolato Santini.
L’Alessandria ha provato a vincere, ha avuto diverse occasioni da gol e ne ha pure lasciate agli avversari, ma la sfortuna ci ha messo del suo aiutando il Pontedera con i pali della porta. Gonzalez (invenzione col destro in corsa), Mezavilla (sinistro dal limite su assist del ‘cartero’) e Cazzola (destro incrociato deviato col ginocchio dal portiere) si son visti negare la gioia del gol, così come Barlocco, Bocalon e Iocolano sono stati fermati dal portiere Lori.
Dall’altra parte un paio si amnesie difensive (Celjak e Vannucchi) nei primi 10′ hanno messo un po’ di paura, poi lo stesso portiere è stato bravo in tre occasioni a respingere i tentativi avversari.
Quanto all’arbitro Amabile di Vicenza, ha lasciato correre molto privilegiando la ‘fluidità del gioco’, così come da indicazioni superiori, però la gestione dei falli è stata un po’ troppo tollerante coi toscani; quanto al presunto rigore su Fischnaller nel finale di gara, va detto che, viste le immagini, il fallo era netto ma fuori area. Ai grigi manca solo una punizione.
E’ arrivato il ‘giallo’ per Cazzola (forse un po’ cercato) che farà scattare la squalifica per venerdì. L’imprescindibile medianone salterà la gara contro il Pro Piacenza e tornerà disponibile e ‘pulito’ per la gara di Livorno.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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