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Domenica 13 ottobre i professionisti dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria spiegheranno gratuitamente cosa fare in caso di soffocamento e arresto cardiaco

Il soffocamento da corpo estraneo è una delle principali causa di morte nei bambini da 0 a 3 anni, e il rischio resta elevato fino all’adolescenza. Gli incidenti possono capitare ovunque, a casa, a scuola, in piscina. L’importante è non farsi trovare impreparati. Basta infatti una semplice manovra da eseguire con le mani per riuscire a salvare un bambino in difficoltà.
L’Azienda Ospedaliera in collaborazione con la Società Italiana di Urgenza ed Emergenza Pediatrica ha organizzato per il dodicesimo anno consecutivo, una giornata nazionale per insegnare gratuitamente a tutti “Le manovre per la vita” da mettere in atto in caso di ostruzione delle vie aeree e, per la prima volta, la manovra cardio-polmonare da eseguire in caso di arresto cardiaco.
Domenica 13 ottobre la dottoressa Marciano e altri professionisti dell’Ospedale Infantile Cesare Arrigo saranno a disposizione nell’atrio dell’Infantile per spiegare a genitori, nonni e insegnanti cosa fare in una situazione di emergenza.
Tutti, grandi e piccini, si potranno esercitare sotto la supervisione degli esperti grazie all’utilizzo di manichini. Quante più persone saranno informate sulle manovre tanto maggiore sarà la possibilità di riuscire a trovare soccorso per strada, al ristorante o durante una gita. Per imparare i fondamentali bastano poche ore. Ore che potrebbero cambiare la vita di un bambino. E sono tanti i casi di cronaca che lo dimostrano.

Per tutta la giornata i professionisti  mostreranno la procedura da eseguire per la disostruzione da corpo estraneo e per la rianimazione, i gesti da compiere e la giusta pressione da esercitare, differenziando le manovre per lattanti e bambini fino a un anno di vita da quelle per bambini con più di un anno e adulti.
Se l’ostruzione completa delle vie aeree riguarda un adulto o un bambino con più di un anno, bisognerà eseguire la manovra di Heimlich. Il soccorritore dovrà posizionarsi, in piedi o in ginocchio, dietro al bambino e circondargli i fianchi con le braccia. Con il pugno chiuso e l’altra mano che lo afferra tra lo stomaco e l’ombelico, dovrà effettuare delle compressioni decise, verso l’alto, sull’addome.
Se si tratta di un neonato, il soccorritore dovrà posizionarlo steso, a testa in giù sul proprio avambraccio e dargli 5 pacche sul dorso. Successivamente dovrà girare il piccolo a faccia in su e praticare 5 compressioni toraciche profonde circa 4 cm con due dita al centro della linea immaginaria tracciata tra i due capezzoli.
In caso di ostruzione parziale si consiglia invece di non eseguire alcuna manovra ma di chiamare i soccorsi nel caso in cui la difficoltà respiratoria persista.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"