dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Si riparte in attesa del ‘Moccagatta’, che sarà agibile parzialmente, forse, per la gara col Prato (8 ottobre). Già, perché la prossima settimana si gioca anche di mercoledì e gli avversari saranno 3 in otto giorni (Arezzo, Monza, Prato). Un ‘tour de force’ che riguarda quasi tutti, tolti quelli che riposano, ma dal quale l’Alessandria deve cavare la prima vittoria, meglio due, perfetto tre. La squadra è motivatissima, come ha spiegato  Fischnaller: “Serve la vittoria, perché ci dà autostima e la personalità giusta per affrontare le prossime partite. Con l’Arezzo non sarà facile perché di fronte ci sono due squadre in difficoltà. Vincerà chi ha più fame e determinazione”. Ecco, la fame e la determinazione, due cose che anche fra i toscani non mancano, vista la traballante situazione societaria.

AREZZO – In classifica ha 3 punti (come i Grigi, ma con una gara in più, ndr), frutto di 1 vittoria (fuori casa, 3-2 a Gorgonzola), mentre ben 4 sono le sconfitte subìte e nessun pareggio. I gol fatti sono 7 (5° miglior attacco) quelli subìti 10 (2^ peggior difesa).
La società sta attraversando un momento difficile dal punto di vista economico, però finora non ci sono stati deferimenti. L’allenatore è il quasi 50enne Massimo Pavanel, subentrato dopo 4 giornate a Claudio Bellucci (primo cambio di panchina del girone). Pavanel ha cominciato con una sconfitta (1-0 con la Lucchese), definita immeritata, e schiera la squadra con il 4-3-3, lo stesso modulo utilizzato dal predecessore; domani dovrà fare a meno del difensore centrale Ferrario, squalificato, e degli infortunati Disanto (trequartista) e Cutolo (attaccante esterno), senza dimenticare Cellini (fuori da gennaio, era a Livorno).
Restano altri elementi di spicco, come il centrocampista De Feudis e gli attaccanti Moscardelli e Corradi, ma Pavanel è un po’ in emergenza.

PRECEDENTI – Ufficialmente sono 16 fra B e C, di cui 5 vittorie grigie, 7 sconfitte e 4 pareggi, con 17 reti segnate e 23 incassate (dati Museo Grigio). In realtà non viene considerata la stagione ’92-’93, in cui l’Arezzo venne escluso dal campionato a metà stagione e l’Alessandria, al ritorno, non giocò, osservando il riposo. Lo 0-0 dell’andata, invece, venne annullato come tutte le gare disputate dagli amaranto in quella stagione.
Le ultime due sfide (’16-’17) finirono con una vittoria per parte: Fischnaller firmò l’1-0 dell’andata, Polidori (ora in B a Vercelli) quello del ritorno.

ALESSANDRIA – La risonanza magnetica eseguita ad Antonio Giosa ha dato come esito una ‘artro-sinovite (infiammazione, ndr) dell’anca destra meritevole di qualche giorno di riposo‘. Quindi non sarà fra i convocati, avendo ripreso a correre solo da due giorni.
Ma al di là delle assenze, adesso serve il gruppo, più che mai. Tutti uniti, ad inseguire lo stesso obiettivo: la prima vittoria, fondamentale per proseguire bene la stagione e risalire la classifica. Perché questa squadra ha grandi qualità, ma deve ‘metabolizzare’ i tanti cambi e i nuovi metodi di allenamento. Il diesse Sensibile giura sulle capacità del tecnico Stellini “che resterà – ha precisato – fino alla fine. I giocatori lo adorano, nessuno si faccia idee diverse”. Bene, perché questo è un ottimo punto di partenza, e significa che l’azzeramento delle gerarchie di squadra e la rotazione della fascia di capitano non hanno disturbato nessuno.
La squadra lavora tantissimo sui movimenti del 3-5-2, con Celjak esterno sinistro (si sta adattando al ruolo, ndr) che si abbassa in fase difensiva, ma cerca soluzioni anche per un giro-palla più veloce e per verticalizzazioni più frequenti. Difficile ipotizzare la formazione di partenza ma ci provo: Agazzi; Casasola, Gozzi, Piccolo; Nicco, Branca, Ranieri, Bellomo, Celjak; Bunino, Fischnaller.

ARBITRO – Sarà Lorenzo Maggioni (LC) a dirigere Alessandria-Arezzo di domani, domenica 1° ottobre (16.30) sul sintetico del “Piola” di Vercelli; con lui gli assistenti Fabrizio Lombardo (Sesto S.G.) e Gamal Mokhtar (LC).

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.